Un papa che rinuncia ad elicotteri, stanze in ebano e marmo ed ai paramenti d’oro, un principe che esprime il desiderio di udire i primi vagiti del futuro reale figlio in una casa borghese, Gianni Letta che si dichiara “nullatenente” e con un guadagno annuale da persona quasi medio borghese. Sull’altro versante abbiamo impiegati, infermieri, piccoli commercianti, etc, la classe media insomma, che possiede BMW, case al mare, iPhone per tutta la famiglia. E’ una sorta di rito carnascialesco quello di vedere tutto ribaltato con i buoni vecchi milionari che si mascherano da miserabili, senza però mai tralasciare le opere di beneficenza, che fanno scena e che tanto non costano niente a chi naviga nell’oro e deve trovar modi per scaricare spese di tasse. Tralascio l’indegna e sprezzante invenzione del «Live below the line», cioè «Vivi sotto la soglia», per cui i ricconi statunitensi “giocano” a vivere per 5 giorni con un solo dollaro e mezzo al giorno. L’unica cosa interessante, e molto triste per alcuni nostalgici, che deriva da questo scenario è che il termine “lotta di classe” ha perso completamente di significato. Ricordando gli insegnamenti del vangelo che ci ammonisce che i ricchi non andranno mai in paradiso, mi viene il sospetto che quei furboni dei veri ricchi vogliano fregare nostro Signore e tentare pure ad accedere alle sfere celesti, mentre quei coglioni dei poveracci-finti-ricchi riusciranno a farsi spedire negli inferi…
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