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La custode della grotta

Da Fiaba
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Venerdì 04 Gennaio 2013 15:20 Scritto da Giovanna Mangone

custode-grotta
C’era una volta in un piccolo paesino della Scozia una bellissima bambina di nome Nadya.

Era una bambina dolce, vivace e piena di vita dai lunghi capelli biondi raccolti da una morbida treccia. A Nadya piaceva correre tra i campi colorati ornati dafiori, adorava gli animali e giocava con le farfalle per lei erano tutti i suoi migliori amici.

Anche se la vita non era stata molto clemente con lei, era sempre ottimista coni l sorriso sulle labbra. Nadya era figlia unica non aveva ne’sorelle ne’fratelli il padre era partito in cerca di lavoro e viveva sola con la madre una donna molto malata e provata dalle fatiche quotidiane. Il piu’ grande desiderio di Nadya era quello di vedere presto la sua mamma guarita.

Un giorno mentre correva spensierata tra i campi di casa sua, Nadya vide sorgere da lontano un bellissimo palazzo dorato e disse: ma da dov’e’apparso questo palazzo dorato, se prima non c’era? Nadya guardava incuriosita quasi esterefatta da questa visione un po’ strana e decise cosi’ di avvicinarsi per riuscire a guardare meglio. Si avvicino’ piano piano quasi come se avesse paura. Il palazzo era enorme, grandissimo ma bellissimo tutto dipinto di oro puro con cornicioni di diamante che brillavono come stelle nel firmamento e le finestre sembravano specchi riflessi da un grande arcobaleno.

-Oh che bello! Esclamo’ Nadya sembra un sogno, voglio provare ad entrare dentro, chissa’ come sara’ strutturato l’interno del palazzo. Nadya si avvicino e provo’ a bussare la grande porta del palazzo, ma nessuno le apri’ Nadya non si arrese e tento’circa dieci volte finche’qualcuno senti e finalmente apri.

Vide una bellissima signora molto raffinata e infinitamente gentile con una voce soave che trasmetteva tanta serenita’allegria e pace e con animo nobile  disse: Dimmi bella bambina chi sei? Nadya con la voce tremolante, il volto paonazzo e l’espressione spaesata rispose: Mi chiamo Nadya e abito con mia mamma qui tra questi campi fiorati.

La signora molto gentile la fece accomodare nel palazzo e Nadya presa dalla curiosita’ non esito’ a dire no! Il palazzo sembrava qualcosa di magico era stupendo, c’erano tantissime stanze dorate una piu’ belle delle altre molto grandi, Nadya quasi quasi non credeva hai suoi occhi e pensò : Sto’ sognando……

La bellissima signora rispose: Non stai sognando Nadya, io ti ho fatto entrare adesso pero’devi fare un piccolo favore per me!..Nadya sempre piu’ curiosa disse: Cosa posso fare ditemi? Vai, disse la signora c’e’ una piccola sorgente d' acqua limpida, non lontano da qui per arrivare devi attraversare un lungo sentiero alberato prendi la mia brocca dorata e attingi dentro l’acqua poi portela qui da me! Nadya un po’ confusa mormorò:dolce signora faro’ come volete….!

La signora felice sorrise..! Nadya parti per attraversare il lungo sentiero alberato ma camminando, camminando non riusciva a trovare la sorgente d' acqua limpida e penso’ di essersi addirittura persa lungo il tragitto. Nadya che era una b aambina forte e coraggiosa non si demoralizzo’ facilmente e non si arrese alla prima difficolta’e pensò : Devo riuscire a trovare la sorgente e ci mettero’ tutta la mia buona volonta’.Nadya ottimista e felice senti salire dentro di se una grande forza e determinazione interiore e all’improvviso, da lontano vide sorgere una grotta dove all’interno vedeva scorrere tantissima acqua. Nadya contenta disse: finalmente forse ho trovato la sorgente, si avvicino’ piano piano alla grotta e vide proprio la sorgente d' acqua limpida.

Era un posto quasi magico, stupendo le acque erano chiare e trasparenti Nadya prese la brocca dorata che aveva tenuto strettatra le mani e la riempi d' acqua fino al collo e noto’che in quel momento le sue mani all’improvviso profumavano di rose e disse: Che profumo stupendo sembra di essere ritornata fra i miei campi circondata da aulenti fiori…!!!!che posto meraviglioso sembra il paradiso, peccato pero’che non abita nessuno! Ma tutto ad un tratto vide avvicinarsi un vecchietto e Nadya incuriosita disse: Salve, vecchietto lei chi e’?

Il vecchietto aveva una lunga barba bianca che gli scendeva fino al petto e in ma no reggieva un lungo e grande bastone di legno di noce e con una grande voce roca disse: Ciao piccola, come mai ti trovi qui in questo luogo isolato e deserto? Nadya rispose: Una dolce signora mi ha ordinato di andare alla sorgente d' acqua limpida e riempire la sua brocca dorata…..Il vecchietto rimasto stupito rispose: Chi e’ questa signora? Nadya disse: Non so il suo nome ma so’soltanto ch’e’ molto bella, gentile, dolce ed e’circondata da un fascio di luce tra i suoi capelli dorati e poi emana un buon profumo di rose. Il vecchietto sorrise e disse: Ho capito!

Conosco quella signora e’ la fata della sorgente, la custode della grotta….!!!Nadya imbarazzata, non capi piu’ niente ma continuo’ a pensare come mai quella signora gli aveva dato l’incarico di riempire lasua brocca dorata e perche’avrebbe scelto proprio lei? Nadya saluto’ con aria basita il vecchietto e prosegui il suo cammino verso il palazzo dorato per consegnare la broccadorata con dentro l’acqua che la signora tanto dolce e gentile gli aveva ordinato.

Ma lungo il tragitto vide che il palazzo dorato non c’era piu’ era magicamente scomparso. Nadya meravigliata disse; Ma dov’e’ andato a finire il palazzo? E’sparito?Com’e’ possibile, e adesso che ne faro’ di questa brocca dorata che stringo tra le mani? Dopo un lungo pensare Nadya decise che ora mai era arrivata l’ora di avviarsi verso casa perche’ la giornata era passata in fretta, ora mai si stava facendo buio e la madre molto malata si sarebbe preoccupata se non la vedeva ritornare prima di sera.

Si incammino' portando con se la brocca dorata. Arrivata a casa Nadya racconto tutta la sua storia alla madre che rimase stupita ma nello stesso tempo felice del racconto.

Ad un tratto Nadya ebbe una brillante idea e penso’di utilizzare l’acqua della brocca per ferla bere alla madre, con la speranza che questa potesse farla guarire. La madre che era sempre molto piu’debole e affaticata non esito’ a dire No…! E accetto’ di bere l’acqua ringraziando Nadya.  All’improvviso la madre senti' un grande benessere interiore e si addormento. Nadya vegliò e prego' tutta la notte con la speranza che la madre potesse finalmente guarire.

Ma la mattina seguente come per miracolo la madre si alzo’ dal letto ristabilita riprendendo a pieno le sue forze. Nadya non credeva a i suoi occhi e per la felicita’scoppio in un dirompente pianto, allora capiche quella signora cosi dolce e soave aveva guarito sua madre e non si sarebbe mai dimenticata di lei…!

Ma capi' anche che grazie al suo coraggio, alla sua determinazione, alla sua grande forza di volonta’ e al suo grande amore interiore riusci ad imparare tante cose, ma sopattutto imparo’ che nella vita non bisogna mai disperare, mai arrendersi, mai abbandonare la luce della speranza e dell’amore quella fiamma che vive dentro di noi e che tiene accesi i nostri cuori proprio come i raggi del sole che non si spengono mai…tutto questo sarebbe stato per Nadya il piu’ grande insegnamento di vita unito al piu’ nobile sentimento universale L’AMORE



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