La dannazione degli sponsor

La notizia di ieri che ha visto la dipartita di Glock dalla Marussia, ha colpito un po’ tutti di sorpresa. Non tanto per le dimensioni del team all’interno della quale e’ avvenuta, essendo il team anglo-russo nelle ultime posizioni della classifica, quanto per le modalita’.

A sentire la Marussia, la decisione di lasciare Glock sarebbe stata presa soprattutto a causa delle cattive condizioni economiche del momento, che letto in soldoni, vuol dire che i soldi non sono abbastanza e quindi se vogliamo mettere in pista una monoposto dobbiamo trovare qualcuno che paga.

Ma e’ anche la conseguenza della perdita del tanto ambito decimo posto da parte della Marussia, avvenuto in quel di Interlagos, dove all’ultimo giro della corsa la Caterham di Petrov ha superato l’altra Marussia di Charles Pic per raggiungere quell’undicesimo posto, indispensabile per arrivare decimi in classifica costruttori e beccarsi i premi della Federazione.

Certo Glock non e’ un pilota giovanissimo, avendo perso forse la grande occasione con la Toyota, anche se della gestione del team giapponese di F1 ci sarebbe da scrivere un libro, ma di certo e’ un segnale, e neanche tanto buono, a tutti quei piloti che non sono dotati di quel background finanziario oggi indispensabile per correre nelle competizioni sportive.

Vorrei qui riprendere allora la proposta di John Surtees, lanciata una settimana fa durante la convention di Autosport e da noi ripresa come notizia.(Le borse di studio in F1 secondo John Surtees).

Secondo me l’idea e’ assolutamente valida. Non solo milioni di dollari ai team dei vari campionati che raggiungono determinati obbiettivi, ma la Federazione dovrebbe anche premiare chi in effetti guida le varie vetture sportive e cioe’ i piloti.

Sarebbe forse l’inizio della fine dello spreco di talento che l’automobilismo sportivo opera ogni anno, dove fior di piloti, semplicemente perche’ non hanno i fondi necessari, sono costretti o a ritirarsi dalle competizioni sportive o a fare una gavetta lunga e nella maggior parte dei casi ingiustificata.