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La Dematerializzazione del DURC: quando la tecnologia semplifica i processi “indirettamente”

Creato il 21 maggio 2014 da Alessandro Nuvoloni @GestProcessi

Che cos’è il DURC? Io adoro pensare che non per tutti sia così ovvio, così rinfresco un pò la conoscenza (anche ai saputelli)!

Il DURC – acronimo di documento unico di regolarità contributiva, è l’attestazione dell’assolvimento, da parte dell’impresa, degli obblighi legislativi e contrattuali nei confronti di INPS, INAIL e Cassa Edile.

Questo documento è un requisito fondamentale per le aziende che partecipano ad appalti pubblici, edili, di forniture o di servizi, eseguono lavori privati edili, per l’iscrizione agli Albi dei fornitori della Pa, e per accedere ad agevolazioni e sovvenzioni. Nel 2013 l’Inps ha prodotto un milione e 800mila Durc, l’Inail 2 milioni e 960mila, le casse edili 895mila, portando così la mole di documenti di questo tipo annualmente prodotti, alla ragguardevole cifra di 5 milioni e 650mila documenti, tra richieste di emissioni e DURC effettivamente rilasciati.

Per combattere la produzione di questa consistente quantità di carta, sulla Gazzetta ufficiale del 20 marzo, all’articolo 4 del Decreto Lavoro è stato finalmente previsto che non ci sia più una procedura di richiesta del documento, ma che gli interessati verifichino “con modalità esclusivamente telematiche e in tempo reale la regolarità”. Le attese passerebbero così da un mese a 30 secondi. “L’esito dell’interrogazione – chiarisce il testo – ha validità di 120 giorni e sostituisce a ogni effetto il Durc”.

Questa notizia è per Processidocumentali.com estremamente interessante, perché offre un utilissimo esempio, di come il tema della digitalizzazione e quello della ottimizzazione dei processi siano correlati in una maniera ben più stretta di quanto si possa immaginare: se le supposizioni sopra dette si riveleranno corrette, infatti, da un progetto di innovazione inizialmente pensato per ridurre la carta si otterrà un aumento significativo del livello di servizio erogato alle aziende, nello specifico dalle imprese edili, che sono spesso tra le più penalizzate dai tempi lunghi della burocrazia.

Sul CORRIERE DELLE COMUNICAZIONI   è stato pubblicato un articolo proprio su questa utilissima innovazione, che riguarda temi a noi cari come la digitalizzazione e l’innovazione nei processi e nell’erogazione dei servizi da parte di enti pubblici. A patto, ovviamente, che ad iniziative votate all’innovazione come questa, seguano adeguate attività di gestione e di guida - finalizzate a rendere non solo snelli i processi che coinvolgono, ma ancor più performanti di quello che erano prima dell’adozione della modalità innovativa. In questa direzione, nell’articolo che vi segnalo su CorCom, molto interessanti sono le considerazioni che ha rilasciato, proprio al Corriere, Ferdinando De Rose, responsabile nazionale di Cna Costruzioni.

LEGGI L’ARTICOLO: Durc, sconfitta la carta SUL CORRIERE DELLE COMUNICAZIONI.


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