[Crozza, a Ballarò nella puntata 30 ottobre].
A governare il paese non ci saranno più governi espressione della maggioranza degli italiani. Come ha spiegato a Der Spiegel il governatore Draghi, i governo dovranno pure cedere parte della loro sovranità: questo per colpa del debito pubblico che, le maggioranza passate, hanno lasciato crescere senza preoccuparsi delle generazioni future:
"se vogliamo ristabilire la fiducia nell'Eurozona, i Paesi devono cedere a livello europeo una parte della loro sovranità".
La democrazia liquidata è il nostro futuro?
Futuro nel quale, è difficile distinguere spazi di rinnovamento: il voto siciliano racconta della decrescita dei partiti tradizionali; il vincitore dovrà governare con un partito che è l'espressione della continuità politica regionale (il partito dell'UDC). Dietro le parole di rivoluzione e pulizia ci sarà ben poco.
L'unico cambiamento in atto, è la crescita del movimento (non partito) di Grillo: sul M5S si sono scagliati tutti. Da Vendola (il suo partito con l'Idv nemmeno è entrato nel parlamento regionale), a Crocetta, ai centristi di Casini.
Come se, l'enorme debito nazionale (che ci sta costringendo a perdere sovranità ed esporci così pericolosamente coi mercati) e anche quello regionale, fosse colpa di Grillo e dei neoletti.
A Roma come si prepareranno, per la prossima primavera?
E' veramente la grande coalizione tecnica quella che ci aspetta?
Che brutta fine.