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La denatalità – autore sara

Da Michele Orefice @morefice73

Premessa: un nostro amico benestante ci ha detto che lui ha fatto solo un figlio perchè vuole essere sicuro di garantirgli tutto: motorino, auto e così via.

Un mio collega avvocato mi ha chiesto perchè ho fatto più figli perchè mi ha “spiegato” che i figli successivi al primo dimezzano l’eredità del primogenito…….

 

ho ascoltato stamattina per radio l’ultima indagine istat sulle nascite in Italia.

Sembra che muoiano ogni giorno più persone di quante ne nascono. Stiamo diventando uno dei paesi più vecchi al mondo e bisogna, in sostanza, riunire tre famiglie per trovare un figlio intero. La media è così bassa. Il relatore attribuiva il motivo di questa bassa, infima, per meglio dire, natalità, ad un insieme di fattori: politici, economici, culturali.

In effetti rifletto da tempo sul fatto che qui in Germania gli aiuti alle famiglie sono abbastanza buoni: ci sono sgravi fiscali e assegni famigliari mensili per ciascun figlio che nasce e che durano fino al conseguimento dell’indipendenza economica dello stesso. Non solo: ci sono parchi giochi ad ogni “pisciatina di cane”, attrezzatissimi. In ogni ufficio pubblico e in ogni ambulatorio medico ci sono angoli riservati ai bambini per il gioco. Tutto è stato pensato in funzione delle famiglie e dei bambini. veramente sorprendente. Eppure i tedeschi non sono molto più prolifici degli italiani, le cui famiglie non godono di così tanta attenzione. Anche qui in Germania sono gli stranieri a fare figli, in particolare i musulmani. Le famiglie tedesche fanno meno figli degli italiani.

Mi chiedo quindi se la crisi economica sia in realtà solo una scusa che nasconde motivi più profondi e radicati nella cultura e nella mentalità occidentale. Mi chiedo e chiedo a chi mi legge se la denatalità sia frutto del progresso e del benessere.  Io personalmente vedo che le famiglie più ricche sono anche quelle che fanno meno figli. Oppure sia frutto di mero egoismo delle coppie e delle donne, in particolare. Sia un dismettere da parte della donna una sua prerogativa, una sua peculiarità, sia frutto di un femminismo portato all’eccesso.

E allora rivolgo un’altra domanda: perchè si fanno i figli? perchè procreare? perchè farne più di uno? perchè sbattersi tanto per allevare figli?

Io questa domanda la rivolsi a mia cognata pochi giorni prima che Virginia morisse. Stavamo passeggiando lungo la Mosella trasportando Virgi, poco più che cosciente, in passeggino. Lei mi ha risposto che facciamo i figli per rendere questo mondo un posto migliore. Mi è piaciuta questa risposta, e così poi ho dato alla luce la mia quinta figlia. Ma io personalmente credo anche nella vita come un dono, anche se al termine di alcune giornate passate interamente ad occuparmi delle quattro (la quinta, Virginia, è già autonoma, non ha più bisogno di me) bestioline che girano per casa e che ho il privilegio di far crescere, mi chiedo se più che un dono, questa vita non sia una corsa ad ostacoli in cui cercare di sopravvivere. Bando alle sciocchezze, io credo che alla base di ogni discorso sulla denalità, bisognerebbe capire oggi quale risposta dia l’uomo moderno alla domanda posta. Se il figlio viene programmato a tavolino solo dopo aver comprato la casa dei sogni , l’auto a due posti e cabriolè ecc, dopo aver visto mezzo mondo, viene concepito come la ciliegina da mettere sopra una torta perfetta, allora le risposte che vengono date al mio quesito devono essere sorprendentemente eterogenee. Una volta ho sentito dire che mettere al mondo un figlio è un atto di puro egoismo. A voi giro la mia domanda per sapere cosa ne pensate sul punto, magari poi vi viene voglia di fare un altro figlio.

Io infine sto notando che aumenta la dicotomia fra le famiglie: sempre più spesso si distinguono in tre gruppi: senza figli, con un unico figlio, oppure con tantissimi figli . Come la mia. Sembra che superato il numero di due, il terzo arrivi quasi in automatico e a volte anche un quarto. Avete avuto la mia stessa sensazione?

Infine vi giro un’ultima domanda: perchè in questo quadro, dove la famiglia naturale sembra non aver più voglia di procreare, sembra, dico sembra, che le coppie omosessuali non aspirino ad altro che a poter adottare o fabbricare in qualsiasi modo possibile un figlio? Se l’esigenza nasce dal desiderio di scimmiottare la famiglia naturale, arrivano un po’ tardi. Ma è proprio vero che  tutte, oppure tante, queste coppie omosessuali muoiono dalla voglia di avere un cucciolo da allevare per giocare a fare  i genitori? Oppure anche questo è solo un quadro dipinto dai media o da qualche lobby?

P.S. seguendo la logica perversa del mio collega, adesso che ci penso se il secondo figlio dimezza l’eredità del primogenito, il primogenito comunque depaupera i miei averi nel momento che io spendo per mantenerlo…….. Forse non avrei dovuto farne di figli, è che ci sono arrivata troppo tardi a capire il ragionamento…..


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