L'opportunità di "vedere lo psicologo" per un incontro, portava sempre anche una grossa attenzione ed ansia rispetto alla salute psichica della futura mamma.
Dalla sign.ra Franzoni in poi, le mamme sono sempre molto sensibili al tema della depressione post-parto, ma spesso anche piene di informazioni vaghe e a volte fantasiose. Ricche solo di angosce sociali e mediatiche.
Ecco un vecchio post che ripropongo per intero, che era spesso l'articolo informativo che lasciavo alle giovani madri, alla fine dei miei incontri di gruppo in consultorio.
"Negli ultimi tempi si sente parlare moltissimo di depressione post parto, a volte in occasione di tragici fatti di cronaca. In realtà il termine “depressione post parto” viene utilizzato dai media in modo spesso sbagliato e che tende a riunire in un’unica parola, situazioni delicate di diverso tipo.
Proviamo allora a dare qualche informazione più precisa:
Quali sono i disturbi dell’umore dopo il parto?
Oltre il 70% delle madri, nei giorni immediatamente successivi al parto, manifestano sintomi leggeri di depressione, chiamata “maternity blues”, con riferimento allo stato di tristezza che caratterizza il fenomeno. Si tratta quindi di una reazione piuttosto comune i cui sintomi includono delle crisi di pianto senza motivi apparenti, irritabilità, inquietudine e ansietà che tendono generalmente a scomparire nel giro di pochi giorni e non sono collegati alla depressione in quanto malattia. Nel 10-20% dei casi, alle nuove madri viene diagnosticata invece la depressione post-parto, i cui sintomi sono ben più gravi e duraturi .
Che cosa s’intende per depressione post-parto?
La depressione post-parto è una malattia e come tale necessita di cure ed attenzioni particolari.
È importante ricordare che una depressione post-parto non curata tende a cronicizzare, che la depressione della madre riduce le possibilità di sviluppare una buona sintonia col bambino, cosa che aumenta il disagio e complica la soluzione del quadro depressivo stesso.
Quali sono i sintomi?
Le madri affette da questa patologia provano un’ eccessiva preoccupazione o ansia, sono estremamente irritabili e si sentono sovraccariche e sotto pressione; hanno disturbi del sonno ed è spesso presente una generale difficoltà nel prendere decisioni, l'umore è depresso, sono frequenti sentimenti di colpa e perdita di speranza nel futuro unita ad una marcata perdita di interesse o di piacere nel fare le cose.
Cosa fare?
A volte può essere utile rispettare semplici regole subito dopo il parto, per ridurre le manifestazioni della depressione. Per esempio limitare i visitatori nei giorni del rientro a casa dopo il parto, dormire nelle stesse ore in cui dorme il neonato, seguire una dieta adeguata che eviti eccessi e l’assunzione di eccitanti come alcool e caffè, chiedere aiuto quando se ne sente il bisogno, mantenere i contatti con amici e familiari, rafforzare il rapporto con il partner e soprattutto cercare di mantenere un atteggiamento realistico nei confronti di se stessi, del bambino e la piena consapevolezza di una situazione che avrà degli alti e dei bassi ma che esaurirà le sue manifestazioni negative nell’arco di pochi giorni. Da parte del partner o comunque dei familiari può essere utile offrire aiuto nei lavori domestici, nell’alleviare gli impegni della neomamma, nel mostrare disponibilità ad ascoltare e ad offrire sostegno, ma solo se questo non incontra resistenze.
Quando chiedere aiuto?
E’ necessario chiedere aiuto quando si presentano i sintomi già descritti e sono frequenti le seguenti situazioni: avvertire il bambino come un peso, non riuscire a provare emozioni nei confronti del bambino, sentirsi inadeguate nella cura del bambino, avere paura di restare sole con lui, pensare di essere madri e mogli incapaci, non riuscire a concentrarsi nelle cose quotidiane che hanno a che fare con l'interazione madre-bambino (riconoscimento dei bisogni reciproci, sintonizzazione emotiva, le semplici cure parentali)
Qual è il trattamento migliore?
La terapia della depressione post-partum si basa sull’intervento di sostegno psicologico e farmacologico.
Bisogna ricordare che individuare precocemente il problema consente un intervento immediato ed una minore durata del disturbo, di conseguenza è fondamentale prendere consapevolezza di ciò che sta accadendo e chiedere aiuto."