L'azione del cercare o aspettare,
proporsi o nascondersi, assecondare o contrastare, sollecitare o
distogliere, invitare o respingere descrive la trama dialettica
dell'educare che non è solo sinonimo di incontro dialogico, ma
soprattutto di rapporto tra opposti che fanno da specchio alle
possibilità esistenziali alternative degli individui.
Il lavoro
dell'educatore è sempre posto di fronte a questo bivio, dove opposti atteggiamenti e
comportamenti diventano risposta al bivio delle scelte individuali agite in
funzione delle opzioni prioritarie e delle risorse attivabili.