L’organismo si aiuta anche utilizzando processi come la respirazione, la sudorazione e l’eliminazione di fosfati, sodio e potassio attraverso i reni. Lo stile di vita dell’uomo odierno favorisce la produzione di acido. Il forte stress, la mancanza di sonno e l’ansia sono tutte caratteristiche del mondo moderno che causano un’iperattività della ghiandola surrenale. Quest’ultima rilascia costantemente cortisolo e aldosterone con conseguente accumulo di glucosio, acido lattico e chetoni.
Tutto questo determina un affaticamento dei reni. Le variazioni di acidità dei tessuti e del sangue portano il corpo umano a lavorare con più difficoltà, compromettendone il sistema immunitario e la capacità di guarigione. E’ importante essere consapevoli di ciò che si mangia e di come il cibo può influire sul funzionamento del corpo. Gli effetti dannosi dello stress possono essere contrastati con una corretta alimentazione e l’esercizio fisico. I benefici prodotti da una dieta alcalina sono:
- miglioramento della salute delle ossa;
- riduzione dell’atrofia muscolare;
- riduzione di condizioni croniche come l’ipertensione e ictus;
- aumento degli ormoni della crescita, responsabili delle capacità celebrali;
- aumento della quantità intracellulare di magnesio, utilizzato dal corpo in molti sistemi enzimatici e necessario per attivare la vitamina D;
- aumento dell’energia;
- miglioramento della digestione;
- riduzione del dolore;
- aumento dell’efficacia della chemioterapia, utilizzata per combattere il cancro.
Per iniziare una dieta alcalina, occorre:
- evitare alimenti acidi come la carne rossa, l’alcol, il caffè, le bibite, i formaggi, lo zucchero raffinato, la farina di grano ed il cioccolato;
- assumere alimenti alcalini come lo yogurt, il miele, la frutta, le verdure a foglia verde scuro, le noci, i pinoli e le mandorle (gli altri frutti a guscio sono acidogeni);
- fare regolare esercizio fisico e riposare a sufficienza per contrastare gli effetti dello stress;
- non seguire alla lettera una dieta, ma ascoltare il proprio corpo.
I sintomi legati ad un’infiammazione, la mancanza di energia e qualsiasi carenza di minerali o vitamine possono essere contrastati aumentando la varietà degli alimenti consumati, ma a volte è necessaria anche un’integrazione. Per questo è preferibile consultarsi prima con un nutrizionista.