Il termine Dash significa dietary approaches to stop hypertension ma gioca anche con il termine, utilizzato in cucina, che significa “poco, un pizzico”. Infatti questa dieta riduce le porzioni senza però eliminare completamente certi cibi.
La dieta Dash, è stata pensata negli anni 1990 ma soltanto di recente ha avuto una grande diffusione; in America è, al momento, una delle più seguite.
Essendo una dieta per l’ipertensione, esiste un limite massimo di sodio da non superare i 2300 mg al giorno. Questo può essere sostituito con altri minerali come il magnesio e da spezie ed erbe aromatiche. Il vantaggio della dieta Dash sta nel fatto che riesce a diminuire la pressione sanguigna, previene il diabete e aiuta a perdere peso; inoltre, gli scienziati hanno ipotizzato che possa prevenire l’osteoporosi ed alcuni tipi di carcinomi.
Si consiglia, prima di iniziare a seguire questo regime dietetico, di rivolgersi al proprio medico e di effettuare dei controlli generici.
La dieta Dash, consiglia di incrementare il consumo di frutta e verdura, riducendo gli snack spezza fame troppo calorici; questi possono essere sostituiti con frutta, verdura cruda e yogurt magro. I cibi da prediligere sono i legumi, la pasta ed il riso; non dimentichiamo la frutta secca che si può introdurre due volte al giorno. Questo regime suggerisce di consumare soprattutto pesce, carne bianca, carne magra e latticini magri; è anche consigliato limitare l’impiego di grassi animali come il burro o le margarine.
Si possono mangiare fino a 170 grammi al giorno di carni rosse e cinque porzioni a settimana di dolci; l’importante è che non si esageri con le quantità e che si abbini anche del leggero movimento fisico.