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La difficile integrazione

Creato il 08 giugno 2012 da 19stefano55

Scrivere quando il terremoto dell’Emilia non sembra aver fine e il secondo pare anche peggio del primo è quasi un vuoto che vorresti lasciare così. Ma attivi nella solidarietà viviamo nei nostri semplici panni magari convinti della nostra invulnerabilità.

Perciò parlo di piccole cose perché di quelle siamo circondati e ce ne dimentichiamo nell’attesa di chissà cosa mai otterremo. Qualche tempo fa avevo descritto del canarino e la peth-therapy (http://agersocialslow.wordpress.com/2011/04/02/la-pet-therapy-e-il-canarino/

non perché fosse scientifico ma per il semplice motivo che curandolo e avendo voglia di relazionarmi con lui avevo ottenuto dei segni (specifici cinguettii). Qualche giorno fa, mio figlio per il compleanno, mi ha fatto una gradita sorpresa: una gabbietta con dentro un piccolo uccellino: un incardellato, cioè un incrocio fra una canarina e un cardellino.

Dicono che il suo canto sia melodioso e che in prov. di Napoli qualcuno pur di averlo avrebbe offerto un maiale! Penso che diventerà un canterino ma ancora è troppo giovane.

Sono animali nati in cattività pertanto la gabbia è anche il loro mondo. Il bello, mica tanto, è che il mio canarino, pur con qualche malanno, con i primi caldi si è messo a cantare tutto il giorno nei modi veramente insoliti.

Ho affiancato sulla veranda le 2 gabbie, si vedono ma stanno 50-80 cm distanti. Ebbene il mio canarino si è azzittito! Solo quando la mattina lo prendo e da solo lo pulisco, canta ma appena porto l’altro, qualche raro fischio insignificante.

Ho aspettato qualche giorno ma niente. E’ un regalo e quindi necessita qualche attenzione , nei confronti di mio figlio ma ora ho 2 uccellini silenziosi.

Certo se lascio fuori , all’aria aperta, solo il canarino…e infatti l’ho fatto e ha ripreso immediatamente a cantare! Ma , quasi rispecchia la società italiana: non c’è posto per i giovani! Ieri allora ho cercato di collocare il nuovo tra i pali di sostegno della mia cinquantenaria vite (allevata in altezza) e nascosto dal fogliame ha permesso che l’altro cantasse. Lontano dagli occhi, lontano dal cuore (sic!). La sera ripongo entrambi al chiuso ma stamane in giardino….strage di penne nere! Il gatto , ha fatto bottino dei merli che ormai diventati inquilini di casa , camminano più che volare e  ahimè han pagato il nuovo stile di vita.

Ma ora la gabbia a ridosso della vite è troppo rischiosa quindi di nuovo ala ad ala e silenzio! L’integrazione, roba difficile anche per loro!!



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