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La difficile vita dei genitori separati posted by Daniela Baldini

Da Parolesemplici

La difficile vita dei genitori separati posted by Daniela BaldiniPremesso che sono cresciuta con genitori che per lungo tempo sono stati separati in casa, (quindi qualche esperienza ce l’ho), sono annichilita dai salti mortali che devono fare i genitori separati oggi.

Quando ero bambina io, non ci si separava molto facilmente, ci si faceva il problema dei figli, ma dal 1970, con l’approvazione del referendum sul divorzio, ne sono successe di tutti i colori. Ricordo la mia insegnante di Educazione Tecnica che un giorno entrò in classe piangendo. Il marito non solo aveva diviso l’appartamento in due, ma la costringeva a condividerlo con la sua nuova compagna.Era la prima volta che sentivo parlare di problemi familiari che non vivevo in prima persona. Solo verso i 16 anni cominciai a confidarmi con un’amica su quanto stava succedendo tra le pareti di casa mia. Mio padre era spesso fuori per lavoro, e mia madre doveva crescere me e mio fratello da sola. Poi quando veniva mio padre erano discussioni, botte e insulti.

Mio fratello cominciò a dirmi che a 18 anni sarebbe andato via di casa, cosa che fece, ma a 25 anni, solo perchè mia madre lo convinse a fare l’Università e a non entrare in Accademia.

Anche io ebbi la mia possibilità di andarmene di casa, a 22 anni, dopo la laurea, perchè avevo trovato lavoro a Dublino, ma anche in quel caso, mi feci convincere da mia madre a rientrare, decisione che segnò purtroppo in maniera negativa, la mia vita.

La seconda volta che assistetti ad una separazione, fu quando una mia amica, si separò dal marito che la faceva vivere reclusa in una casa di campagna in Umbria e da cui ebbe un figlio. Non ho potuto seguire le fasi della crescita del bambino perchè ci siamo perse di vista, ma mi auguro che abbia avuto un secondo padre che gli abbia voluto più bene del primo.

Al momento, non ho mai provato il desiderio di formarmi una famiglia, se non in un caso e cioè quando mi sono innamorata di un uomo sposato e con una bambina, nel 1998. Purtroppo, lui mi lasciò scegliendo di rimanere accanto alla figlia, che aveva solo 3 anni.

Quando lavoravo nella società di installazioni telefoniche, vissi sulla mia pelle il matrimonio, due gravidanze e la separazione di una collega. Anche di lei ho perso le tracce, perchè dal 2004 ho smesso di lavorare in quella società. Però ricordo che lei aveva iniziato una relazione con un collega sposato, quindi almeno lei si era ripresa dal fallimento matrimoniale, ma chissà i figli…

Durante il mio periodo fiorentino, ossia quando mio fratello fu trasferito a Firenze per lavoro,

andando in discoteca, conobbi Franco, un bel ragazzo siciliano, che faceva il restauratore; avemmo una breve relazione, breve perchè dopo 3 giorni mi confessò di essere sposato e di avere una figlia. Ancora una volta ritornava il mio passato. Decisi di scappare. Ma ritornai sulla mia decisione due-tre volte, perchè l’attrazione era tanta. Fu lui a chiudere, accusandomi di avergli mandato una cartolina e , sempre secondo lui, sarei stata colpevole di aver alimentato i sospetti nella moglie.

Solo poco tempo prima, era solito dirmi: “Si separano Carlo e Diana, vuoi che non mi separo io?”

10 anni trascorsero in un baleno, frequentando le piscine d’Italia, facendo gare di nuoto, e devo dire che l’ambiente era veramente pulito; mai nessuno mi raccontò di problemi familiari o di separazioni.

Arriviamo al 2006, anno in cui decido di iscrivermi ad una chat, e come dice un mio caro amico, uscii dal mio ambiente medio borghese, per tuffarmi in un mondo di appuntamenti al buio con uomini separati, sposati, single di tutte le estrazioni sociali. Il primo che incontrai era uno psicopatico, ma l’ho scoperto tardi. Come ho scoperto tardi il mare di bugie che mi ha raccontato. Per esempio che aveva una figlia che abitava con lui.

Poi ci fu una guardia giurata, che mi aveva detto di essere separato, invece quando andai all’anagrafe, scoprii che era ancora regolarmente sposato.

Un edicolante, mi disse che anche se sposato, con due bambini, cercava emozioni nuove. In realtà aveva bisogno di assicurarsi che sapeva ancora fare l’amore e di una psicologa che lo ascoltasse.Ma mai e poi mai avrebbe lasciato la moglie.

Poi un giardiniere, sposato con figli, che anche volendo non avrebbe potuto separarsi perchè la moglie si era fatta intestare casa, macchina e conto in banca.

Frequentando gli speed date ho conosciuto una serie di uomini separati con figli, che pur di non rinunciare al loro ruolo di padre, partecipano a famiglie allargate, come nel caso di un tecnico dell’Alitalia. Era stato lasciato dalla moglie che lo aveva minacciato di mantenere i rapporti per quanto riguardava il figlio, tramite sms. Questo uomo oltre a vivere il fallimento del matrimonio, ha dovuto sottostare alle decisioni del giudice per quanto riguardava la “spartizione” del figlio. Il suo lavoro lo sottopone a turni estenuanti, di notte e di giorno, e durante i week end. Quindi lui è costretto a incastrare i we tra il lavoro e il figlio.Gira con un pc dove continuamente clicca i video del figlio. Appena può lo porta fuori e vive in funzione del mese di giugno in cui può tenere tutto per sé il figlio. Inoltre, ora che la moglie ha un nuovo compagno, ha ricominciato a frequentarla ma soffre nel vedere i gesti affettuosi che lei rivolge al suo nuovo compagno e non gli sembra giusto che lei si comporti così davanti al figlio. Ogni scusa è buona per stare con il figlio e credo che non abbia intenzione di formarsi una famiglia sua.

L’ultimo incontro che ho fatto riguarda un noto Professore Universitario, che per amore dei figli sta tentando una riconciliazione con la moglie.

Lungi da me il pensiero di voler giudicare queste persone, ma perchè poi cercano me od altre donne   per sfogare i loro bassi istinti? E poi per noi single, è diventato faticoso affezionarsi a questi padri, ma soprattutto ai loro figli che di punto in bianco spariscono dalla nostra vita.

Dove lavoro attualmente, solo una collega si è separata dal marito e sta crescendo il figlio da sola; ovviamente nei week end il bambino sta col padre, ma prima di vedere i segni della separazione dovremo aspettare ancora qualche tempo perchè il bambino ha solo 6 anni.

Recentemente ho avuto modo di mettere a confronto due bambini: lui è cresciuto senza padre ed ha notevoli problemi comportamentali, mentre lei, cresciuta con entrambi i genitori, è una bambina solare, beneducata che al contario dell’altro, non ha il bisogno di stare sempre al centro dell’attenzione.

E poi vorrei segnalare alla Vs. attenzione gli assistenti sociali. Sono degli avvoltoi.

Conosco due genitori, separati, con figli, che sono delle vittime degli assistenti sociali. Proprio la settimana scorsa hanno preso i bambini e li hanno portati in un posto segreto.

Ora la madre è un’alcolizzata e tossicomane e frequenta un  tossico, ma il padre è un uomo perbene, che lavora e allora perchè gli hanno inflitto questo dolore? Non dovrebbero avere un occhio di riguardo per lui che ha sempre amato incondizionatamente i bambini ed ha già avuto la sfortuna di incontrare sulla sua strada una tale donna?



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