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La dignità del maiale

Da Postscriptum

La dignità del maiale

Il maiale è un animale molto più interessante e profondo di quello che si possa pensare. Anche se la storia lo ha relegato ad un ruolo poco accattivante, attribuendogli solo difetti e mai un solo pregio, il nostro amico maiale ha delle qualità, alcune evidenti e altre ben nascoste, che farebbero impallidire anche noi poveri esseri umani che spesso ci diamo del maiale o del porco con la cattivaria bastante a far capire quanto per una persona sia degradante assomigliare al roseo animale.

A mio avviso il maiale non gode della considerazione che meriterebbe, se non altro da un punto di vista gastronomico (visto che, com’è noto, del maiale non si butta via niente), ambito nel quale rappresenta uno dei must mangerecci fondamentali della nostra tavola, e inoltre viene ingiustamente bistrattato in quanto a classe ed eleganza passando in secondo piano rispetto a cavalli, capre e spesso anche asini.
Di certo non sarà elegante nel suo essere animale e nemmeno aggraziato alla vista, considerato che, tutto sommato, una bestia da oltre un quintale, tutta rosa (ma anche bianca o nera, o tutti e tre i colori insieme) tozza e con una coda attorcigliata proprio aerodinamica non è, però il caro amico maiale ha un suo perchè che non è immediatamente facile da cogliere.

Avete mai visto dove vive un maiale?

Il maiale vive, di norma, in un ambiente infernale costituito da una parte chiusa, la stalla in cui si ristora durante le ore notturne, e uno all’aperto,un cortile quasi interamente cosparso di una maleodorante e viscida fanghiglia nerastra. Il fatto che tale ambiente limicolo sia costituito quasi interamente dalle feci del nostro amico non vi spaventi ne vi disgusti, a meno che non siete costretti ad entrarvi per un qualche diabolico motivo.

Quello che conferisce al maiale la sua dignità è il suo comportamento.

Se vi capita di poter vedere un porcile, osservate attentamente con quale sprezzante disinvoltura il maiale si rotola nella fanghiglia puzzolente per proteggersi dalla calura del giorno e rinfrancare le sua membra stanche dal mantenere in movimento una mole così importante; badate a come vi guarda, in estasi, mentre è coperto dalle sue feci e da quelle dei suoi compagni invitandovi ad unirvi al suo divertimento con quella luce negli occhi che pare dire: non sai quello che ti perdi!

C’è molta dignità nell’accettare la propria vita per quello che è, nel capire il proprio ruolo ed interpretarlo al meglio delle proprie possibilità senza sentirsi inadeguato e/o doversi vergognare per questo.
Il maiale ha proprio capito tutto della vita ed è felice per questo, anche se sa (perchè, non essendo cretino, lo sa) che la sua, di vita, sarà breve, minacciato com’è dalle smodate abitudini mangerecce di noi uomini.


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