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La diocesi di Savona sfratta la vittima di abusi sessuali da parte del clero

Creato il 12 dicembre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Chiesa inflessibile. Francesco Zanardi ha denunciato l’abuso sessuale subito da parte di un sacerdote, ha avuto ragione, e ora la diocesi di Savona lo sfratta!

Il tribunale di Savona

Il tribunale di Savona

Udienza civile stamattina nel tribunale di Savona. Da una parte il vescovo Lupi, che non si è presentato ma era rappresentato da un avvocato, dall’altra Francesco Zanardi. Il vescovo ha proceduto per morosità contro lo Zanardi, che per un caso singolarissimo abita in una casa di proprietà della stessa diocesi.

Vicenda singolare tuttavia regolata da un semplice contratto d’affitto. Lo Zanardi è una delle prime, e poche, vittime di abusi sessuali da parte di sacerdoti. Ha fondato la rete L’Abuso ed è un punto di riferimento non solo nazionale nella battaglia contro la pedofilia nel clero, che negli Stati Uniti viene condotta con energia maggiore. Assistito da avvocati e provvisto di testimonianze e adeguata documentazione, il malcapitato inquilino di uno degli appartamenti della diocesi ha saputo distruggere il muro di gomma che circonda il clero. Solitamente i sacerdoti responsabili di abusi vengono trasferiti, non denunciati dal vescovo.

Dunque il vescovo ha fatto causa per morosità contro lo Zanardi. Caso archiviato: non esiste morosità, diocesi battuta ma con una carta di riserva in mano.

L’avvocato del vescovo ha infatti dichiarato nell’udienza civile di stamattina che l’inquilino dovrà lasciare l’appartamento perché il contratto giunge a scadenza. L’inquilino, che convive con il compagno che ha condiviso con lui alcune importanti battaglie civili, dovrà lasciar libero l’appartamento e restituire le chiavi al proprietario entro agosto. Sei mesi in più quindi per trovare casa. Ma la chiesa non vuole la vittima come inquilino.

La conclusione sostenuta dalla stessa vittima cacciato di casa è che la direttiva vaticana del 1962 Crimen sollicitationis” è ancora in vigore: non bisogna cioè che i vescovi segnalino all’autorità giudiziaria gli eventuali reati dei sacerdoti. La pedofilia, gli abusi sessuali, sono stati quasi sempre trattati nello stesso modo: con un trasferimento, senza denuncia.

Ultimamente sono venuti alla luce vari casi. E’ una questione culturale estremamente difficile: la sudditanza psicologica verso la Chiesa cattolica, e la corsa al voto cattolico da parte di tutti i politici, rendono difficile cambiare le cose. La battaglia per l’uguaglianza di tutti i  cittadini contro la legge continuerà.


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