Si parla di Cassano e Pazzini, dell’ennesimo attaccante che non andrà alla Juventus, dei tanti giovani chiamati a far bene allo stadio Friuli, degli ultimi acquisti del Napoli, della Fiorentina forse tornata grande, e delle difficoltà registrate dalle squadre capitoline.
Allargando un po’ la prospettiva, e preparandoci alle ultime febbrili giornate di calciomercato, possiamo dare un’occhiata e capire come la Serie A sia cambiata da maggio ad oggi?
Sì, possiamo farlo. E sarebbe bene farlo squadra per squadra, per non perderci proprio niente.
Siamo come “umarel” del calciomercato. A mani giunte dietro la schiena, ed armati di coppola e camicia di flanella, sputiamo sentenze sui lavori in corso, come se fosse nostro dovere morale puntare il dito e dare voti:
Atalanta
Gli orobici (qualcuno mi spieghi l’origine etimologica del termine “orobico” per favore) si sono mossi bene. Hanno fatto cassa con qualche cessione, ma hanno confermato l’impianto che lo scorso anno ha ben figurato. Bravi.
Frase fatta di Andrea Giunchi: quest’anno a Bergamo nessuna scommessa, solo certezze.
Bologna
I rossoblu hanno perso il loro riferimento offensivo di sempre, Marco Di Vaio, che si è comprato una casetta in Canadà, e si preparano a perdere il loro talento più fulgido, Gaston Ramirez. Sperano di colmare il vuoto lasciato da questi due grandi giocatori con la conferma di Diamanti, e gli arrivi di Pasquato e Gabbiadini. Di questi ultimi, però, non convince la formula: i giocatori prestati raramente si esprimono su alti livelli.
Frase fatta di Andrea Giunchi: vivere di giocatori in prestito e giocare in uno stadio inaugurato nel 1927 non fa ben sperare.
Cagliari
Molti vendono e svendono. I sardi no. E per questo ci si può aspettare un buon campionato da parte loro. Confermare Nainngolan, Pinilla, Cossu ed Ibarbo, e prendere l’ottimo Sau, è un buon punto di partenza per cominciare la stagione.
Frase fatta di Andrea Giunchi: il Presidente Cellino, messo in ombra dagli schizofrenici colleghi Zamparini e Preziosi negli ultimi anni, ribolle come un vulcano sopito: si attendono con fiducia cagate megafaraoniche.
Catania
La cessione più pesante è quella dell’Amministratore Delegato Plenipotenziario Gran Farabutt. Lup. Mann. Egr. Dott. Ing. Pietro Lo Monaco. Un uomo che di calcio capisce davvero, che scova talenti, genera utili, e conduce con successo investimenti importanti non dovrebbe essere scaricato, ma confermato.
Ed infatti, andato via lui, è fuggito anche l’allenatore, e la Presidenza ha impedito ad alcuni calciatori di nome Sergio Amiron e Francesco Lodi di cambiare squadra. Presagio di sventura?
Frase fatta di Andrea Giunchi: il Catania sembra una bella festa in cui però il conto va all’ultimo che lascia il locale.
Chievo
I clivensi sono furbi. In un campionato al ribasso, chi resta uguale è destinato a guadagnare qualche posizione. E così hanno fatto, spendendo poco, e comprando bene. Marco Rigoni e David Di Michele potrebbero fare la differenza quando Pellissier è in ombra, e questo basta e avanza.
Frase fatta di Andrea Giunchi: il calcio proposto da Di Carlo è quasi olimpico, e somiglia al lancio del peso: si tratta di sparare la palla il più lontano possibile dalla propria porta.
Fiorentina
La Fiorentina ha patito alcuni anni di sofferenza, dettati dalla generale incertezza circa l’impegno della proprietà e della dirigenza nel sostenere la squadra. Cambiato l’uomo al comando, con l’arrivo di Pradè e l’allontanamento di Corvino, sembra essere cambiata anche la musica – triste – suonata negli ultimi anni. Sono arrivati un buon portiere di prospettiva, un metronomo di centrocampo, il clone calcistico di Montolivo, un’ala vera, ed un bravo allenatore. E ad oggi il migliore attaccante della squadra sembra destinato a restare in viola un’altra stagione. Non male, davvero.
Frase fatta di Andrea Giunchi: l’attacco vince le partite, e la difesa i campionati, dicono. Lo squilibrio viola genererà un paradosso: vincere parecchie partite e lottare per la salvezza contemporaneamente.
Genoa
Gormiti e Bratz sostengono da anni le follie economico-calcistiche-legali del Presidente Preziosi. Quest’anno il nostro beniamino non si è smentito. Il sito www.goal.com elenca ad oggi 32 cessioni e 18 acquisti. In molti casi si tratta di giocatori dal nome impronunciabile, spauracchio di ogni telecronista, sempre pronti ad entrare in campo ed a dimostrare che non sono pronti per il calcio italiano. L’ingaggio dell’allenatore De Canio, che ha dichiarato di aver necessità di ulteriori rinforzi, è poi la cartina tornasole della serietà del progetto.
Frase fatta di Andrea Giunchi: il fatto che il Genoa si presenti con una rosa di una quarantina di effettivi fa pensare che non siano molto ottimisti sugli esiti del processo sportivo a carico dei loro tesserati.
Inter
O la va, o la spacca. Il progetto sembra serio. Smobilitare, in parte, per investire sulla costruzione dello stadio di proprietà alle porte di Milano. Peccato che Marco “Fernet” Branca, non dimostri la sagacia necessaria a gestire l’Inter post-Mourinho. Scambi ed acquisti azzardati, così come la conferma di Stramaccioni, di fatto un esordiente, non assicurano certezze.
Frase fatta di Andrea Giunchi: pazza Inter Stramala.
Juventus
Una volta c’era l’Avvocato. Ora gli avvocati. Il mercato della Juventus è stato buono, caratterizzato da innesti di qualità, ma viziato da molti, troppi, guai giudiziari, che hanno attirato l’attenzione della società e molte energie.
Di fatto, il tanto agognato top player non è arrivato, e non arriverà. La Juventus condotto un buon mercato, definito “ottimo” dalla stampa solo perché le avversarie hanno fatto più danni che altro.
Frase fatta di Andrea Giunchi: gli juventini, ad oggi, ne sanno più di diritto che di pallone.
Lazio
Sono guai seri.
Frase fatta di Andrea Giunchi: qualcuno mi dica chi è Petkovic e cosa ci fa sulla panchina della Lazio.
Milan
Lo sanno anche i sassi che il Milan ha venduto, o lasciato andare, quasi tutti. O almeno abbastanza giocatori da fare una formazione competitiva per un campionato d’alta classifica: Roma in porta; Zambrotta, Nesta, Thiago Silva, Taiwo in difesa; Van Bommel, Gattuso, Aquilani a centrocampo; Seedorf sulla trequarti; Ibrahimovic e Cassano in attacco.
Avversari e tifosi sono increduli di fronte ad uno smantellamento generale di questo livello. E tutti aspettano i grandi acquisti di fine mercato, specialità di casa rossonera.
Frase fatta di Andrea Giunchi: chi vive aspettando, muore…
Napoli
Acquistato l’ottimo Behrami, e riportato a casa il validissimo Insigne, ai partenopei mancano un paio di acquisti, in particolare un’ala mancina, per guadagnarsi il titolo di anti-Juve. Nonostante qualcosa appunto ancora manchi, la dirigenza e lo staff tecnico già si sono autodeterminati a tale ruolo, a colpi di aforismi e buongusto.
Frase fatta di Andrea Giunchi: non è possibile aspettarsi serietà dal produttore di tutti i cinepanettoni della storia italiana. Sì, ha prodotto anche “Amici miei – come tutto ebbe inizio”.
Palermo
Zamparini, scottato dal matrimonio lampo con Christian Panucci, assunto come dirigente e licenziato dopo soli trentasei giorni, si è affidato alla coppia che tanto bene ha fatto a Siena: Perinetti (dirigente) e Sannino (allenatore). La rosa di giocatori sembra scarna e lacunosa: affidarsi a Brienza, Rios e ad Ilicic in veste di ala non sembra la migliore strategia. A Siena però mister Sannino ha stupito tutti, con un organico non eccezionale.
Resta quindi da vedere se avrà ragione la scelleratezza del proprietario, lo Zamparini, o la lungimiranza di Perinetti e Sannino.
Frase fatta di Andrea Giunchi: per Zamparini ingaggiare Perinetti è stato come farsi ricoverare in manicomio volontariamente.
Parma
Il Parma ha confermato quanto fatto vedere di buono lo scorso anno, ovvero la squadra schierata nella seconda parte della stagione. A colpi di milioni ha perso Giovinco, ma ha puntellato piuttosto bene il centrocampo. La conferma di Valdes in cabina di regia, unita all’acquisto di Parolo, sono punti importanti per una squadra che punta ad una salvezza tranquilla, e forse a qualcosa di più.
La speranza degli emiliani, per fare il salto di qualità, è che Amauri torni finalmente da quella cacchio di crociera.
Frase fatta di Andrea Giunchi: il “bicchiere Parma” lo si può vedere mezzo pieno o mezzo vuoto.
Pescara
“Ottimo” calciomercato per i neopromossi.
Ceduti i tre migliori giocatori (Immobile, Insigne e Verratti), si perde anche il condottiero artefice della promozione in serie A (Zeman).
Si decide quindi di non rimediare mettendo agli ordini del neo allenatore Stroppa i signori Abbruscato, Weiss e Blasi.
Frase fatta di Andrea Giunchi: il Pescara sembra una squadra per cardiopatici, fatta per una retrocessione tranquilla, senza speranze né patemi.
Roma
Altro anno, altro progetto sui giovani, altro allenatore visionario, altre scelte radicali.
Resta, ovviamente, Totti. Resta, forse, anche De Rossi.
Vengono confermati anche tutti gli obiettivi stagionali della scorsa stagione: perdersi in un bicchier d’acqua, vincere almeno un derby, e bruciare un’altra stagione dando in pasto la squadra alle polemiche ed ai tifosi.
Mercato frenetico. Via Borini e Bojan. Dentro Destro (no, non il cattivo dei G.I. Joe), Piris (no, quello è lo Zedda Piras) e Dodò (no, non il piccione sotto LSD dell’Albero Azzurro).
Si spera che la mitologica preparazione atletica di Zeman possa dare quel qualcosa in più di cui la Roma sembra aver disperatamente bisogno.
Frase fatta di Andrea Giunchi: Totti è il nuovo Baiano.
Sampdoria
I doriani tornano i Serie A ed allestiscono una squadra interessante.
L’attacco è completo, coi nuovi innesti Maxi Lopez ed Estigarribia.
In difesa si spera in Gastaldello, una bandiera blucerchiata rimasta issata, che resta comunque un giocatore di rendimento sicuro.
I dubbi permangono a metà campo. Dove Poli potrebbe non essere molto motivato, e dove Tissone, Munari ed Obiang potrebbero andare in difficoltà.
Frase fatta di Andrea Giunchi: Ferrara non assaggerà i celebri natalini in brodo.
Siena
Serse Cosmi, neo allenatore senese, è garanzia di ilarità e legnate.
Per l’ilarità il Siena ha confermato Pegolo tra i pali, e Bogdani in attacco.
Per le legnate sono stati fatti acquisti mirati, come Paci e Dellafiore.
Giocare contro il Siena, a Siena, per i primi tre mesi di campionato sarà un vero calvario. Il modulo, con l’arrivo di Valiani e Rubin, sarà caratterizzato da tanta, tanta, tanta corsa. Accompagnata dalla necessaria “ignoranza” calcistica predicata da Cosmi.
Se i primi tre mesi non saranno incoraggianti, il rischio sgretolamento è fortissimo.
Frase fatta di Andrea Giunchi: la Serie A non è per tutti.
Torino
I granata tornano finalmente nella massima serie, con un buon allenatore, e accompagnati però dal solito strascico di dubbi legati alla qualità e alla tempra morale del proprietario-presidente-amministratore-direttore Urbano Cairo.
La squadra appare infatti, ad oggi, incompleta. E soprattutto davanti.
Acquistato Gillet “il meglio di un uomo” la porta è al sicuro.
La conferma del nazionale Ogbonna è già di per sé un vero rinforzo, ma potrebbe non bastare.
Sansone è un ragazzo emergente veramente interessante, ma lui e l’altro acquisto Santana potrebbero aver bisogno di rifiatare di tanto in tanto.
Numericamente manca quindi qualcosa, anche perché il gioco proposto dall’allenatore Ventura è veramente dispendioso dal punto di vista fisico.
Staremo a vedere.
Frase fatta di Andrea Giunchi: “Dammi tre parole: Urbano Cairo Muore” è un coro torinista.
Udinese
L’Udinese ogni anno vende ottimi giocatori, e lancia giovani formidabili, talvolta dei veri campioni.
Anche quest’anno la squadra friulana è chiamata a compiere l’ennesimo miracolo sportivo.
Ha perso Asamoah e Isla, due veri ottimi giocatori, ed ha ceduto il rientrante Cuadrado, l’anno scorso ottimo a Lecce.
Si è deciso di puntare, ancora una volta, su un centrocampo affollato e su Totò Di Natale, il vero faro di questa squadra, che Iddio lo preservi intatto.
Alcuni ritengono che, con un preliminare di Champions abbordabile – il sorteggio ha opposto ai friulani lo Sporting Braga – si potesse e si dovesse fare di più.
I più fiduciosi, invece, ritengono che Muriel, rientrante dal prestito a Lecce, emulerà le gesta di alcuni suoi illustri predecessori in maglia bianconera.
Frase fatta di Andrea Giunchi: sono in grado di fare il salto di qualità, ma a forza di dire che l’unico obiettivo è una salvezza tranquilla, ad Udine sono caduti vittima della loro stessa umiltà.
Sembra che rispetto a maggio, tutto, ed al contempo nulla, sia cambiato.
Che si troppo presto per tirare le somme?
Speriamo di sì.
Andrea Giunchi