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La domenica si va in chiosa

Creato il 26 agosto 2013 da Pim

(Pubblicato su Trovacinema il 21 luglio 2002)

La domenica si va in chiosa
Ogni volta che mi accade di vedere Lino Banfi nella fiction televisiva Un medico in famiglia, non mi trattengo dal considerare che lo preferivo quando faceva L'insegnante balla con tutta la classe o La Dottoressa ci sta col colonnello.

Non so se la questione si possa ridurre al fatto che debba in qualche modo tirare a campare e - non essendo Orson Welles, quindi incapace di interpretare Shylock o Macbeth - non gli resti che riciclarsi in nonno Libero. Certo è che la maschera indossata nelle "commediacce" erotiche degli anni '70 appariva più autentica, impregnata com'era di un sapore popolare schietto e genuino. Non voglio qui sdoganare quel genere come filone necessariamente da riscoprire, magari riconoscendone la dignità letteraria - pensiamo alle origini antiche del fescennino. Senza cadere nella trappola sempre aperta della rivalutazione del Kitsch, quelle farse funzionavano soprattutto come cartine al tornasole dell'ipocrisia imperante nella nostra società: tutta casa-e-chiesa ma con l'occhio al buco della serratura, clericaldemocristiana eppure prontissima a trasgredire le norme morali.

Quel filone si è esaurito da un pezzo e Banfi, meglio di altri suoi colleghi, è riuscito a inserirsi in un nuovo genere nazionalpopolare, la fiction, melensa e consolatoria come impongono i gusti del pubblico domenicale. Buon per il suo portafoglio, per i dirigenti Rai e i pubblicitari. Semplicemente, mi permetto di detestarlo quando indossa i panni ruffiani di Nonno Libero. Della serie: guardatemi, sono anche capace di recitare parti serie e sensate.

Capisco che Banfi non poteva ambire per tutta la vita alle grazie della Fenech senza cadere - stavolta davvero - nel patetico (tra parentesi, pure lei si è rimessa in circolazione come produttore cinematografico...). Questa parvenza di rispettabilità che si è creato suona però falsa, artificiosa, frutto del marketing televisivo che ne ha abilmente ripulito la facciata consunta dall'uso. E anche immeritata: Renzo Montagnani, lui sì, era un grande attore…


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