La donna delle mille lire: Maria Montessori

Creato il 06 gennaio 2013 da 19stefano55

Comprando il Corriere della Sera nel giorno della domenica mi ritrovo sempre un copioso inserto “La  Lettura” che, da cattivo italiano (siamo agli ultimi posti come lettori di libri) spesso va dimenticato.

Stavolta ho provato a sfogliarlo e vi ho trovato nelle prime pagine argomenti che mi interessavano e non direttamente collegabili a classifiche o novità librarie.

Scopro che c’è un ampio articolo sulla Montessori , l‘illustre pedagogista e donna rivoluzionaria che in qualche post ho citato , pur non avendo nessun studio pedagogico, per la comune appartenenza geografica e per il fatto che la Regione Marche ha attivato 2 anni fa il primo agrinido e ora come riportato in vari post ,5 per l’esattezza,  ( puoi approfondire qui), tali strutture rurali-educative sono presenti in 5 località per le province di Pesaro, Ascoli , Macerata e Fermo.

La mia convinzione dopo aver letto l’articolo che riporto segnalandovi anche il blog che ha riprodotto le pagine originali dell’inserto del Corriere (http://lasaladeitanti.wordpress.com/2012/12/30/montessori-il-metodo-della-gioia/) rimane quella di sempre: che il metodo educativo da lei inventato dovrebbe far parte di un diverso modo di vivere le relazioni sociali e sperimentarlo in un determinato quartiere, caseggiato ma con la consapevolezza che anche in famiglia si hanno certi atteggiamenti.

A livello scolastico,in Italia , con l’attenzione ai problemi essenzialmente del costo del personale, tale metodo risulta poco presente o addirittura un bel business per l’accesso.

A livello rurale mi sarebbe dispiaciuto che un “contadino” giovane ma non necessariamente laureato avesse sbuffato al pensiero che per trasformare la sua fattoria didattica fosse  stato necessario/obbligatorio, per prendere un po di cofinanziamento, adottare il metodo montessoriano, quando a mio avviso in tale ambito i valori primari  possono riferirsi ad una sana alimentazione, spazi all’aperto, giochi con materie naturali, relazionarsi liberamente e amare le piante e gli animali.

Ma w la Montessori e il suo coraggio .Di persone così ne avremmo proprio bisogno per la ri-salita!

Ps

Il 6 gennaio 1907 si inaugurò la prima casa dei bambini a Roma



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