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La donna è mobile qual piuma al vento...

Creato il 30 luglio 2011 da Fredy73 @FedericaRossi5
Muta d'accento e di pensiero....
Proprio vero. Mi si addice. Ho cambiato meta (non tanto idea) per le mie vacanze. Torno a Djerba, in Tunisia.
Però ho una serie di scuse pronte per giustificare il mio cambio di rotta.
Prima di tutto non sono riuscita a trovare un solo operatore che mi permettesse di partire per il safari da sola. E' un viaggio per due. Punto!
L'altra volta, come vi ho raccontato, ebbi la fortuna di incontrare a Zanzibar un'altra solo traveller come me. Per cui da lì scappammo insieme verso la Tanzania, su un aereo a 8 posti che atterrò nella savana (senza pista di atterraggio, of course). Fu una follia che rifarei altre mille volte. E, in fondo, sono stata contenta di dividere la tenda con un'altra persona. Il bush, di notte, fa davvero paura. Tra babbuini che litigano sui rami, ippopotami che senti "ridere" nell'acqua ed elefanti curiosi che ti sbirciano dalla finestrella del lodge. Non è uno zoo. Non è un posto "turistico". Non si è al sicuro. Mai! E la notte è davvero senza luci e piena di ombre. Ma anche quella paura ha il suo fascino. Anzi... è adrenalinica. Troverò, prima o poi, il modo di tornarci.
Il motivo, però, che mi ha spinto al cambio di meta è un'altro. Per la prima volta in vita mia non pagherò il supplemento singola. Ebbene sì. Forse sarà dovuto al rilancio del posto, viste le rivolte che hanno investito tutto il Mediterraneo, Tunisia compresa. Forse è un vantaggio vero di quelle false offerte last minute. Insomma, pagherò quasi la metà rispetto allo scorso anno. E non è poco.
Poi, certo, potreste pensare che nell'isola della perdizione possa bissare quanto ho combinato lo scorso anno. Ma non è così.
Raramente mi capita di tornare in posti in cui sono già stata. Non è mai la stessa cosa. Anzi, il più delle volte va molto male (vedi Parigi). Per cui non credo di ritrovare le favorevoli condizioni che mi hanno regalato, lo scorso anno, la più strana e folle vacanza che abbia mai fatto. Ma l'esigenza di andarmene dall'Italia, almeno per un po', era troppo forte. Le altre mete troppo costose o irraggiungibili per date di partenza. E la combinazione di giorni, prezzi e orari era troppo succulenta. Insomma, si è trattato di una serie di fattori, non solo di un cambio di idea.
Cosa mi aspetterà questa volta non mi è dato saperlo. L'anno scorso partii con la curiosità nell'animo e la morte nel cuore per quella separazione forzata da Mr Big. Mi ero illusa di essere riuscita a liberarmi del suo fantasma. Ma ho capito che certe persone ti restano dentro e basta. Inutile combattere contro i legami. Quest'anno parto con lo stress di cui spero di liberarmi. E' stato un anno difficile. Anzi sono stati dei mesi terribili tra l'operazione e la nuova avventura lavorativa. I problemi sono sempre tutti lì. Li troverò al mio ritorno. Ma ho bisogno di staccare. Di tornare al senso etimologico della parola vacanza. Per cui mi andrebbe bene anche solo il dolce far niente in riva al mare. Sarebbe già una conquista. Se, poi, si aggiungerà anche la cura antistress più naturale e antica del mondo, tanto di guadagnato.
Non ho programmi, mire o obiettivi da raggiungere. Nè voglia di aggiungere altri numeri al mio personale elenco di volti indefiniti.
Parto. E questa, in fondo, è la vera conquista.Articolo originale di Federica Rossi per Poco sex e niente city. Non è consentito ripubblicare, anche solo in parte, questo articolo senza il consenso dell’autrice.

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