La donna, le donne e gli uomini
Creato il 08 marzo 2014 da Carlo_lock
Dopo aver saltato a pie' pari il mese di febbraio....riesumiamoci in questa giornata per una disamina completa, senza pudori, senza veli del genere e della questione femminile (non sono un ginecologo, però!). A costo di attirarmi parecchie antipatie, cercherò oggi di tratteggiare ciò che è la donna ai miei occhi e agli occhi delle nuove generazioni, rimanendo il più possibile obiettivo. Il carattere classificatorio e definitorio di ogni ente è tipico della logica umana, non venite a raccontare il contrario.Molte donne sottovalutano l' 8 marzo perché ritengono che non si è fatto abbastanza in termini di diritti civili e molti uomini lo sopravvalutano perché lo vivono come una galanteria nei confronti del gentil sesso e fanno a gara a chi compra più mimose. Entrambi le posizioni sono errate, almeno in parte. Considerata a livello internazionale, la giornata della donna testimonia notevoli progressi come ancora insuccessi, ma è nell'ottimismo non nella rinuncia alla festa che bisogna appoggiarsi e continuare a lottare per i diritti delle donne. Quelle patetiche immagini inviate su Facebook delle donne peste e maltrattate sono da considerarsi come danno e sopruso a un essere umano, non solo alla donna in quanto donna. La donna come essere "indifeso" presta il fianco tutto sommato al maschilismo, che vive e cresce sull' idea della donna come essere inferiore. O ammettiamo, quindi, che la donna sia un essere inferiore per costituzione anche fisica o altrimenti, dato che esistono molte donne che fanno kick-boxing e sono molto aggressive, ben capaci di difendersi insomma, dobbiamo spostare il problema sull' uomo. Cioè, dobbiamo capire perché l'uomo oggi non è ancora capace di dare la giusta dignità alle donne o, in alternativa, gliela dà a sproposito, stucchevolmente cavaliere quando loro non gradiscono affatto. Le forme di paggismo gratuite possono essere fin troppo offensive, come senza senso. Spesso sono proprio gli uomini eccessivamente "cavalieri" in pubblico che poi tirano i pugni in privato.Una delle risposte a questi problemi sta nel fatto che la coppia etero è in crisi. Uomini e donne non si capiscono e pretendono di avere ragione, oggi più di un tempo, su una tenzone millenaria. La diversità tra sessi non impone una verità assoluta, è diversità e basta. La crisi dell'eterosessualità ha infatti provocato sempre più nuove forme di omosessualità, considerate la "diversità" per eccellenza, mentre invece l'omosessualità è desiderio di pacificazione per annullare le insopportabili asperità tra uomo e donna. L'omosessualità, come dice la parola stessa, è omo-logazione, mentre è l'eterosessualità che vive in un rapporto dialettico e problematico.Uomini e donne hanno "ragione" entrambi oppure non ha ragione nessuno dei due. Per rimarcare queste differenze tra sessi invalicabili, eccone una, forse la più insopportabile da accettare.L'uomo è manifesto, ingenuo, semplice, abitudinario e schematico, la donna è per essenza falsità, mistificazione, complicazione e involuzione (nel senso di contorsione su se stessa), incostanza, ma è anche in grado di intuizioni geniali soprattutto nel problem-solving, è meno prevedibile.La donna moderna e contemporanea è in questo senso la più platonica creatura di questo mondo, vive eternamente il contrasto tra essere e apparire. Ciò che è non è dato di sapere ai maschi, la donna è cresciuta nel culto del trucco, dell'apparire sulla scena del mondo, del migliorare il suo aspetto, ontologicamente orientata alla trasformazione (la maternità è anche un processo di trasformazione). Pochi hanno il privilegio di conoscere il "dietro le quinte" delle donne. La donna "svelata" è fonte di vergogna. Le donne che si svelano con un volto senza trucco o sono eccessivamente sincere sono considerate brutte, insignificanti oppure sguaiate o inadeguatamente aggressive. Non meraviglia quindi che, spesso, una donna dice il contrario di ciò che pensa, anche nel suo ideale di uomo o di ricerca ideale del compagno. La società occidentale e orientale ha avuto le sue responsabilità..responsabilità però connaturate all'assecondare un certo tipo di educazione privata, basata ovviamente sulla differenza di genere e sull'ontologia femminile e maschile. Di fatto una donna eterosessuale è attratta da queste caratteristiche, in ordine di importanza: sicurezza e intraprendenza, capacità di protezione, solidità economica e prestanza fisica. E in queste caratteristiche non c'è nulla, badate bene, che abbia a che fare con la ricchezza o con la bellezza. Semplicemente un uomo può avere dei bei occhi, dei bei modi, ma dare una sensazione di pusillanimità e di precarietà, vuoi per il fisico o per la situazione lavorativa, da essere inevitabilmente scartato nella selezione. E in questo, esistono delle ragioni filo-genetiche che mirano a orientare la selezione delle donne verso uomini capaci di prendersi cura della famiglia. Un lavoratore precario potrà dare affidamento per una famiglia? Naturalmente no.Anche quando si trovano le cosiddette donne forti o materne, indipendenti...in realtà se scelgono un uomo debole sotto sotto mirano a portarlo a un miglioramento, a cambiarlo o manipolarlo. Se un uomo non cambia in meglio è chiaro che una donna si stancherà e alla prima occasione tenterà di abbandonarlo.La donna è pervasa dalle pulsioni di vita, guarda sempre avanti. Non è così frequente trovare donne inconcludenti o pigre e se lo sono per davvero si farebbe comunque fatica a comprenderlo appieno.Del resto gli uomini sono ossessionati dal sesso, dalla "topa" ed è normale che sia così. Alcuni sono educati e civili e ce la fanno a resistere, altri sono delinquenti e violentano. Ma il punto è che esistono uomini che farebbero volentieri a meno delle donne se non fossero per loro un veicolo di soddisfazione erotica o una "macchina" per avere bambini. Molti uomini non accettano la competizione intellettuale con le donne né tantomeno vogliono essere manipolati da loro. Hanno un orgoglio atavico da difendere, anche quando non hanno più ragione di farlo, perché al giorno d'oggi sono quasi tutti immaturi, deboli, confusi...L'unico modo per esprimere la loro mascolinità oggi è il Cazzo (quando funziona) in una logica fallocentrica, che però non riesce più a esprimersi compiutamente.Quindi se le donne recitassero a fare un po' più le remissive, le docili, comprensive, in grado di aiutare un uomo smarrito in difficoltà senza metterlo sotto esame ogni volta e se gli uomini pensassero meno alla topa e più a comprendere le esigenze interiori di una donna (in pratica loro dovrebbero recitare a fare le "checche") tutto andrebbe a gonfie vele. In molti casi avviene proprio così, in altri, quando si vuole orgogliosamente tenere alti i propri valori, le proprie posizioni, allora è impossibile comunicare.In tal caso la comunicazione è litigio, perché nessuno dei due sessi è disposto a cedere.In tal caso la soluzione è l'omosessualità o la solitudine. Ma omosessualità e solitudine sono le uniche forme per tutelare la sincerità assoluta di genere. Ed inoltre, però, molti non riescono, per motivi costitutivi e intrinseci, a essere o diventare omosessuali. In altri casi le forme di ipocrisie sono sempre in agguato e l'ipocrisia emerge soprattutto nei racconti di gruppo tra soli maschi o sole femmine, dai quali si deduce la domanda del secolo: "perché queste due persone stanno insieme?" La differenza ontologica tra sessi genera ipocrisia, l'ipocrisia rabbia, la rabbia sofferenza, la sofferenza diffidenza per il futuro.Questo è l'eterno arcano...
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