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La donna scimmia

Creato il 14 febbraio 2011 da Robydick
La donna scimmia1964, Marco Ferreri.
Premessa:
Ho pensato a lungo che film dedicare ad un evento romantico come San Valentino. Mi sono venute in mente quelle frasette tipo "non conta come sei fatta fuori ma quello che hai dentro", che taluni rivolgono all'amata proprio in simili occasioni, mentre imperano in testa ben altri pensieri e in mezzo alle gambe gocciolanti gonfiori. Ecco, questo è proprio un ottimo film per mettere alla prova chi afflata simili perle di Cieca passione!
Fine Premessa.
Il cosiddetto "fenomeno da baraccone" (o mostro) è un tema classico, non solo del cinema ma anche della letteratura. Chi non ha letto il capolavoro di Victor Hugo "L'uomo che ride" veda di provvedere, tra i libri fondamentali obbligatori, così come diversi film, tra i quali "The Elephant Man" di Linch che presto recensirò e il capolavoro Freaks.
Antonio Focaccia (Ugo Tognazzi), a Napoli, è uno che fondamentalmente vive d'espedienti. Mentre si trova in un convento scopre casualmente che nelle cucine lavora Maria, una giovane donna orfana il cui corpo è quasi interamente coperto di peli. Trattasi di ipertricosi, non è "semplicemente" una donna barbuta.
Maria (Annie Girardot) uscirà dal convento affidata ad Antonio, il quale senza scrupoli l'addestrerà (è il caso di dirlo) a comportarsi come un primate e presto organizzerà squallidi spettacoli a pagamento per le esibizioni de La Donna Scimmia. Ci saranno dei problemi ed arriverà a sposarla pur di non perdere la sua "scimmia dalle uova d'oro" e il matrimonio, si sa, per essere valido deve essere consumato...
La donna scimmiaTerribile Ugo Tognazzi, in una parte che non saprei se definire cinica, cattiva, non so bene nemmeno io che aggettivi usare, con un finale che ti fa venir voglia di strozzarlo al Focaccia! Tra l'altro, una piccola nota: ho messo la locandina francese, la più bella tra quelle che ho trovato e proprio in Francia, cosa che mi stupisce non poco, il finale è stato edulcorato. L'edizione vera, realistica e da guardare, per una volta, è proprio quella italiana. Letteralmente stuprato tutto il corpo ed il fascino di Annie Girardot, irriconoscibile, della quale allego subito una foto riparatrice. C'è qualche momento anche nel film che le dà giustizia, poi ne parlo nei frame.
(a me lei piace da morire! e poi è una delle migliori attrici di sempre)
Solo a parlarne, della trama, è inevitabile un parallelismo con storie di puttane d'alto bordo di cui è piena la cronaca di questi giorni, con una differenza però non da poco che si comprende facilmente. Maria per l'infame Antonio è un corpo, nient'altro che questo e non solo per lui, diciamolo chiaramente. Tutti quelli che vanno con morbosità a vedere gli spettacoli che allestisce sono infami quanto Antonio perché di fatto è come se fossero i suoi mandanti.
Lei invece è di una tenerezza e dolcezza che presto ti rapiscono e ti fanno perdere l'orrore iniziale! Non so se per una furbizia nel trucco o cosa ma lentamente i bei lineamenti della Girardot hanno il sopravvento. Forse si tende a guardarla sempre più negli occhi, non saprei spiegare ma è così. Non accetta quel ruolo in realtà, le ritrosie le supera per amore di Antonio; potremmo definirla semplicemente ingenua dicendo così, ma non sarebbe corretto.
Decisamente un film Cult per me e non semplicemente una storia da fenomeno da baraccone.
Da non perdere!

La donna scimmia

Antonio scopre un "tesoro" nella cucina del convento

La donna scimmia

momento di "formazione": visita allo zoo per studiare il comportamento di uno scimpanzé

La donna scimmia

ruby

La donna scimmia

scena favolosa! una parata nel quartiere, a piedi, il giorno del matrimonio

La donna scimmia

il grande successo a Parigi. ecco, qua di peluria non se ne vede, in compenso le trasparenze sono un omaggio alle curve della Girardot, tutta da ammirare.

La donna scimmia

questo frame... dovevo metterlo e basta!

La donna scimmia

un po' di "napoletanità": una bottega dove comprare preghiere in proprio onore, con molta professionalità da parte dell'oratore e dell'angioletto alla cassa, fa ridere ma anche no.

La donna scimmia

basta commenti. questo è un panorama splendido di Napoli e i frame successivi sono per ricordo.

La donna scimmia

La donna scimmia

La donna scimmia

La curiosità è fortissima: ma è una storia vera? Non proprio ma ci si ispira fortemente. Notizie interessanti da wiki: "La trama s'ispira alla storia vera di Julia Pastrana, donna ipertricotica realmente vissuta nell'Ottocento, nata in Messico e sfruttata come fenomeno da baraccone da Theodore Lent."
Ocio a leggere il link, vi beccate uno spoiler clamoroso che ho accuratamente omesso.
Ecco una foto della vera Julia Pastrana (1834 - 25.3.1860)
La donna scimmia

Questa rece la voglio dedicare a Mariolino, una sagomaccia di uno!, padano "de sostanza" come piacciono a me i veri padani.

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