ROMA – Moana Pozzi lavorava per i servizi segreti? La domanda è emersa da qualche mese, dopo una puntata del programma Mistero e un’inchiesta di Panorama. Ora la rilancia Debora Attanasio, storica segretaria di Riccardo Schicchi, agente di pornostar tra cui Moana. Ecco cosa racconta la Attanasio a TgCom:
Sembri aver cambiato idea sulla morte di Moana e sui misteri dietro di essa. Come mai?
È iniziato tutto quando Marco Gregoretti, un giornalista di “Panorama” che svolgeva inchieste sul giro di Schicchi e avevo conosciuto al tempo, mi ha chiamato per chiedermi se volevo partecipare a una puntata di “Mistero” su di lei.
Quale rivelazione ti ha colpita al punto di mettere in dubbio le tue certezze?
Erano stati mostrati alcuni documenti che provano che Moana aveva lavorato per i servizi segreti. E siccome anche di Ilona si è detto che aveva lavorato per i servizi segreti, ho pensato subito che ci fosse sotto qualcosa sotto che non quadrava. Da quel momento ho iniziato a rivalutare sotto un’ottica diversa alcuni episodi avvenuti e leggerli in un’altra chiave.
Credi che la storia della malattia fosse un’invenzione?
Sul fatto che Moana fosse malata non ci piove. Però ne ho avuti di amici malati di tumore, ridotti magri come lei, che poi sono guariti. Se c’è un cinque per cento di possibilità che sia viva, mi piace aggrapparmici, non fosse altro per la speranza di poter chiarire quella cosa tra noi.
Ci sono altre cose che non ti convincono?
I racconti del marito di Moana, del quale ero molta amica, non andavano mai oltre un certo punto, si fermavano all’ingresso dell’ospedale di Lione. Poi il buio. E poi, dopo vent’anni, perché non farle una tomba per renderle omaggio? All’epoca lei era convinta di essere un personaggio osceno ma oggi è evidente che la gente la ama.