La scorsa settimana si sono conclusi, con l’ultima sessione di Barcellona., i test pre campionato di F1. Avremmo potuto ricoprirvi di articoli riguardanti le ultime diavolerie presentate dai vari team, come il design dello scarico, micro paratie inserite nelle ali o nelle pance delle monoposto, ma tutto cio’ non avrebbe cambiato la sostanza delle cose.
E cioe’ che e’ praticamente impossibile fare una previsione in vista della prima gara di campionato tra circa una settimana in Australia. Soprattutto in considerazione dell’impossiblita’ di comprendere come le monoposto si comporteranno con le nuove gomme Pirelli.
Possiamo dire che in linea di massima i valore saranno piu’ o meno quelli che si sono visti alla fine dell’anno scorso, con la Red Bull ancora davanti agli altri, seguita dalla Ferrari e dalla Lotus.
A questo punto si dovra’ anche capire tra Ferrari e Lotus chi e’ effettivamente migliorata di piu’ rispetto allo scorso anno. E le Lotus sono apparse in gran forma sia a Jerez che a Barcellona, a parte i mal di pancia di Raikkonen.
Diversa e’ la situazione di McLaren e Mercedes. Effettivamente appaiono come due oggetti misteriosi. A volte velocissime e molto stabili le McLaren, come a Jerez, a volta con un comportamento davvero bizzarro come a Barcellona. Il problema della McLaren e’ capire bene il funzionamento della nuova sospensione anteriore pull rod, una soluzione completamente nuova per il team di Woking e che va studiata fino in fondo. A questo non aiutera’ il congelamento del direttore tecnico Paddy Lowe, in partenza per la Mercedes il prossimo anno.
La Mercedes e’ un altro bell’oggetto misterioso. Sicuramente competitiva sul bagnato, come si e’ visto negli ultimi giorni di Barcellona ed e’ sembrata veloce su giro secco. Ma a sentire sia Hamilton che Rosberg, non e’ tutto oro quello che luccica, ma c’e’ ancora molta strada fare. A molti e’ sembrata solo pre tattica da parte del team delle frecce d’argento. Ci sono le basi perche’ la Mercedes diventi la vera sorpresa del campionato.
Infine due parole sui test invernali. Non ha molto piu’ senso farli in Spagna che sia Jerez o Barcellona. La pista di Jerez si stava praticamente sgretolando gia’ due giorni dopo l’inizio delle prove, con un Paul Hembery della Pirelli che affermava che era impossibile trarre delle conclusioni a causa dell’asfalto abrasivo. La pista di Barcellona invece, nonostante l’asfalto sia praticamente perfetto, non ha garantito quelle condizioni climatiche che potessero permettere una chiara valutazione del comportamento delle gomme, con lo stesso Hembery che puntava il dito contro le temperature troppo basse registrate al Montmelo’.
Avrebbe molto piu’ senso fare le prove invernali sulla pista di Abu Dhabi, dove c’e’ una pista nuova di zecca che non si sgretola e che soprattutto e’ quasi a meta’ strada con l’Australia.