Ho titolato questo articolo con un gioco di parole che è anche l’espressione usata da Enrico Brignano alla presentazione del suo terzo libro “Tutto suo Padre” presso la libreria Ibs di Ferrara.
Eccolo, il nostro comico italano, orgoglioso di esser italiano (prima ancora romano!) e fiero del suo pubblico che – tra una battuta e l’altra – spinge verso fragorose risate confidenziali, aperte, intime.
Questo è ciò che la comicità di Enrico Brignano riesce a fare – mettere a proprio agio – far ridere senza dover obbligatoriamente ricorrere alla satira politica o alla cronaca. L’incontro è stato un excursus umano e personale, in parte raccontato nelle 300 pagine del libro, attraverso aneddoti, storie ed eventi (anche tristi) legati alla sua vita, con quel filo di ironia che cuce a modo dentro ogni spettacolo.
La presentazione del libro è stata uno spettacolo, nel senso specifico del termine, perché ha mostrato – senza maschere televisive – l’Enrico Brignano, così come lo vediamo a teatro, a stretto contatto con il pubblico.
L’umanità – dicevo – quella fama che annulla la fame ma che certamente si presenta come un problema – come egli confessa – e sembra sconfortarlo, in realtà lo gratifica con forti applausi di risposta da parte di un pubblico che non si stanca, e continua a cercarlo anche nel quotidiano. “Io ti seguo sempre” o “la televisione” alla quale Enrico rincara “la lavastoviglie!” come fosse un concorso a premi, è questo l’incontro di Enrico Brignano con i suoi fans, un vero e proprio spettacolo comico.
Il nostro premio è allora una fonte comica dalla quale attingere – grande o piccolo, ricco o povero, intelligente o inetto – per ridere ma prima di tutto per comprendere il riflesso della nuova cultura convergente.