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“La fame viene e passa, ma la dignità una volta persa non torna piú.” NICOLAI LILIN

Creato il 07 novembre 2015 da Pino Curtale @PinoCurtale

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Quando utilizzo il blog per raccontare, lo faccio in quanto qualcosa di bello ed emozionante accade sulla mia strada, e per fortuna raramente scrivo di cose spiacevoli, ma in questo caso mai avrei voluto scrivere quello a cui sono costretto ad osservare quasi impotente. Purtroppo questo accade dopo avere raccontato della mia esperienza a Lourdes, di quei sorrisi che incontri per caso, e che si perdono nell’infinita gioia che vivi in quei momenti accanto a persone che cercano solo serenità. Non avrei pensato mai al mio ritorno di venire a conoscenza dell’ennesimo sopruso verso le persone deboli, verso i nostri “Amici Speciali”. Quegli Amici, che nonostante la loro condizione di “diversa normalità”, si vedono ora bistrattati ed umiliati come se non contassero nulla in questa balorda società, come se non bastasse quello che purtroppo madre natura ha negato loro a suo tempo. Tutto per che cosa ???? per il buon nome della famigerata SPENDING REVIEW che italianamente dovrebbe significare REVISIONE DELLA SPESA o DELLO SPENDERE, con cui tutti noi ormai dobbiamo combattere. Ma la voce del verbo combattere, i signori del palazzo non la conoscono e penso non abbiano mai sentito parlare chiusi in quelle mura che loro chiamano CABINA DI REGIA. Non conoscono minimamente cosa significhi tagliare servizi essenziali alla sopravvivenza, e sapere che non puoi permetterti di star male, in quanto non sapresti neppure dove andare a curarti. Cosa volete che ne sappiano lor signori cosa significa H24 su una carrozzina (per i più nobili = sedia a rotelle) o costretti a letto, essere letteralmente imboccati, e puliti delle proprie esigenze fisiologiche ??. NULLA !!! non ne sanno NULLA !!

I nostri pseudo politici, o gentaglia che si spaccia per tali, vivono distaccati dalla realtà quotidiana e quindi senza addentrarmi in labirinti di frasi da cui non ne uscirei più, meriterebbero vivere in quelle condizioni, per vedere con altri occhi, e provare così tutti i disagi umilianti che stanno vivendo gli ospiti del centro neurolesi di Locri. La cosa che mi fa più rabbia è l’indifferenza, l’apatia, e soprattutto quel…”vedremo, ci stiamo impegnando….” Impegnando a far cosa ???? a costringere quei ragazzi a intraprendere uno sciopero della fame, e fargli uscire di bocca parole dettate dalla disperazione e dallo sconforto ???

“Siamo i soliti ignoti, 4 ragazzi amici di Giacomo. La portavoce Cinzia dice che ormai siamo distrutti e stanchi, niente di nuovo è successo. Anzi la situazione è peggiorata. Ci avevano promesso che tornavano Giulia e le sue amiche, (i ragazzi della cooperativa licenziata n.d.r. ) ma niente di fatto. Adesso abbiamo deciso di fare qualcosa di importante, infatti da lunedì 9 Novembre 2015 inizieremo lo sciopero della fame. Tanto se proprio dobbiamo morire: lo facciamo con dignità.”

A me, letta questa lettera sono venuti i brividi, e sicuramente la stessa sensazione di freddo la avranno avuta i miei amici dell’UNITALSI che da oltre un mese ormai stanno lottando per loro e tamponando questa VERGOGNOSA situazione. Poi l’immobilismo di chi non può o meglio non vuole scovare le magagne degli “IMBOSCATI” passati a miglior lavoro di scrivano, o infettati da malattie rivelatesi in seguito pandemiche, fa venire il classico travaso di bile, specie se difronte a questo tragico quadretto senti ancora dirti…”ma sapete i soldi non ci sono, per via della Spending Review” . Questo maledetto termine inglese (che per la politica italiana è più figo), demanda tutto alla Regione e per cui dai palazzotti romani, a dir loro si ode..ABBIAMO LE MANI LEGATE !! Infatti ogni giorno la magistratura ne lega almeno due. Ma quale Regione ? quella istituzionale ? non è mai esistita ! Di certo è che ancora una volta il Volontariato dà lezioni di buona volontà e si sta adoprando in vari modi con mille sacrifici per alleviare le sofferenza, facendo brillare la speranza e la constatazione che le belle persone ci sono comunque.

“Non vogliamo vedere quei ragazzi tristi”, sono le parole di chi sta tamponando in attesa che qualche coscienza si risvegli dall’annoso letargo, e STRALCI qualche spicciolo dalle loro spese faraoniche, per l’assistenza dignitosa a chi non ha avuto la comune fortuna del vivere quotidianamente la NORMALITÀ.

Io quei sorrisi li rivoglio vedere sui loro volti, e penso che a chi come me li ha visti in tutt’altre situazioni, manca quella luce che illuminava tutti coloro i quali stavano accanto. Quella luce è ora purtroppo un lumicino fievole, e spero dal profondo del cuore che non si spenga, in quanto so bene quanto tempo ci vorrà poi per riaccenderla nuovamente.


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