Cos’è la Fascia Principale? È una fascia di asteroidi che divide in due regioni il Sistema Solare: quella interna, caratterizzata dai pianeti terrestri o rocciosi, e quella esterna, nella quale si trovano i pianeti gioviani o gassosi (dei quali ci occuperemo prossimamente). Spesso viene detta solo “fascia degli asteroidi” ma tale denominazione è imprecisa, perché essendo generica potrebbe indicare tutte le fasce di asteroidi, quindi non soltanto quella Principale. Non la conosce quasi nessuno purtroppo, eppure ha un certo fascino:
La Fascia Principale si trova fa Marte e Giove e ospita migliaia di asteroidi, che orbitano tutti intorno al sole lungo orbite simili. Definizione: un asteroide (detto anche planetoide) è un corpo roccioso della stessa composizione di un pianeta terrestre, ma è molto più piccolo e generalmente privo di forma sferica; le dimensioni sono molto varie e possono aggirarsi fra i pochi metri fino a decine di chilometri.
La regione occupata dagli asteroidi si trova fra le 2 e le 4 U.A. dal Sole. Secondo le stime contiene circa un milione di oggetti, ma ne sono stati catalogati solo centomila circa. Solo duecento venti di essi hanno un diametro maggiore di cento chilometri, i più degni di nota sono:
- 2 Pallas
Non sono previste missioni di esplodazione.
- 4 Vesta
- 1 Ceres
La sonda NASA Dawn, che sta attualmente visitando Vesta, visiterà Ceres verso 2015.
La fascia è formata da numerosi oggetti, ma la sua densità è molto bassa: tutte le sonde spaziali che l’hanno attraversata non hanno incontrato nessun asteroide. L’unico modo per incontrarne uno è quello di puntarlo apposta, come è stato fatto con la già citata Dawn.
Ma come si è formata la fascia?
La teoria più accreditata sostiene che essa sia il materiale di un pianeta mai formato. I pianeti infatti si sono formati per l’accrezione di frammenti detti planetesimali, l’azione della gravità del vicino Giove ha impedito a questi planetesimali di unirsi, formando una fascia di asteroidi. Gli oggetti più grandi, come Ceres, possono essere definiti protopianeti. Quindi, la Fascia Principale è un buon esempio di come doveva essere il Sistema Solare nei suoi primi milioni di anni di esistenza: molte fasce di planetesimali che si univano per gravità e formavano gli attuali pianeti.
Un’altra teoria indica gli asteroidi come i resti di un pianeta esploso, ma viene ritenuta poco probabile.
Sono molto comuni le collisioni fra asteroidi, in seguito alle quali le orbite vengono variate, a volte abbastanza da portare alcuni di essi fino sulla Terra. Ogni anno cadono sulle nostre teste molte tonnellate di rocce extraterrestri, dette meteoriti, ne esistono di tre tipi:
- Le aeroliti, formate da materiale roccioso, di solito da minerali silicatici;
- Le sideriti, formate da una lega di Fe e Ni;
- Le sideroliti, agglomerati dei due tipi precedenti.
La maggior parte di questi oggetti è abbastanza piccola e dà origine al fenomeno noto come “stelle cadenti”, di norma evaporano con l’attrito dell’atmosfera. Oggetti più grandi arrivano a toccare il suolo, con effetti simili a quelli di un esplosione nucleare, per via dell’immensa quantità di energia cinetica accumulata.
Il Meteor Crater dell’Arizona, del diametro di 1.200 metri circa, è stato creato dall’impatto di un oggetto metallico di circa 30 metri di diametro.
Può anche capitare che la meteora esploda in aria senza toccare terra, anche se l’esatta dinamica di questo fenomeno non è ancora del tutto chiarita. Un famoso esempio è l’evento di Tunguska, un’esplosione che devastò 2150 chilometri quadrati di taiga siberiana e che scavò un lago.
Le meteoriti trovate sulla Terra hanno permesso di studiare i materiali presenti nell’interno del nostro pianeta, che sarebbe stato impossibile prelevare in altro modo.
Nel prossimo articolo conosceremo il re dei pianeti: Giove.