Dopo le dimissioni di Ignazio Marino da sindaco di Roma, il commissario prefettizio Paolo Tronca si è presentato all'incontro con il papa indossando la fascia tricolore. Vista la circolare 5 del '98, emanata dal ministro degli Interni, si può notare che la fascia tricolore assume un valore ancora più rilevante da quando la nuova legge elettorale valida per i Comuni introduce l'investitura diretta del primo cittadino. E il commissario prefettizio non è certo stato eletto, anche se svolge per necessità le funzioni di sindaco per l'ordinaria amministrazione, con poteri limitati.
L'uso del tricolore richiama l'unità e identità della Nazione, inoltre la Costituzione impone sia a un sindaco che a un commissario prefettizio il dovere di servire con decoro e fedeltà lo Stato.
Così, un commissario privo di fascia sembra svilire il proprio ruolo, ma l'uso della fascia è proprio del sindaco eletto. Ogni fascia, poi, da qualche anno porta anche il simbolo del Comune oltre a quello dello Stato.
La "cacciata" di Ignazio Marino è parsa a molti eccessiva, e anche Il commissario con fascia tricolore non entusiasma. Quella fascia, anche se Tronca la porterà con onore, appare eccessiva dopo un lungo periodo di polemiche sembrate veramente esagerate nei confronti del sindaco che per anni ha rappresentato, anche a livello nazionale, la corrente di sinistra del Pd, da tempo assai criticata dal presidente del consiglio Matteo Renzi.
Cfr. sull'uso della fascia
http://www.radiomarconi.com/marconi/note_circolare/fascia_tricolore.html