Il compagno Giancarlo Roseghini illustra uno stato di fatto a dir poco penoso. Senza Costituzione e senza rispetto per la Resistenza non so come staremo in piedi.
Fase prostituente.
Un articolo uscito di recente racconta di come i cinesi siano infuriati rispetto al minacciato default americano.
Il default non ci sarà, ma il mondo è globalizzato, teniamone conto.
I nostri governanti, al potere grazie ad una legge incostituzionale, si apprestano a modificare profondamente la carta costituzionale.
Il presidente del consiglio spedisce la finanziaria a Bruxelles, telefona a Berlino, si precipita negli USA, viaggia in Cina, riceve Putin con folta delegazione al seguito.
Una classe dirigente di inetti e nominati, che ha sdoganato la prostituzione( anche minorile), il nepotismo e la pornocrazia attiva e passiva, sta cercando di conservarsi, e conservare i propri privilegi a qualunque costo.
Non interessa la rovina dell’ Italia, tantomeno la miseria degli italiani.
In un mondo multipolare però non basta la prosternazione semplice. Se è vero che in Italia prostituirsi è virtù, bisogna sapere quando e con chi.
La domanda “quante volte figliolo?” è priva di senso.
“Quanto basta, dove serve, a volontà”.
La prostituzione globale per la salvaguardia della casta deve tenere conto del nord e del sud, dell’ est e dell’ ovest, in un kamasutra mondializzato declinato a novanta, secondo i dettami di un geopolitico Feng shui.
Modificare la costituzione serve a piegarsi più velocemente, a cambiare rapidamente posizione, ad offrirsi in ghingheri al miglior padrone che i capitali globali presentino di volta in volta.
Assieme, ovviamente, alla nostra miseria figlia di sacrifici e precarietà, corollario indispensabile per garantire che una classe dirigente di mignotte possa prosperare.
Vae victis
45.284834 9.845940