Il nostro tour attraverso i personaggi dell’ultimo ventennio ci porta oggi a raccontare la storia, o meglio, la favola di Rickie Lambert, ragazzone di umili origini passato da operaio di fabbrica alla maglia della Nazionale inglese.
Il fisico è quello statuario da attaccante inglese di vecchio stampo, ma oltre a grandi abilità nel gioco aereo aggiunge buona tecnica e sorprendente visione di gioco: batte rigori e punizioni, se siete veri esperti di calcio estero vi può vagamente come tipo di giocatore il gigante pelato Jan Koller, centravanti della repubblica ceca anni ’90.
Nato e cresciuto nella Merseyside entra nell’Academy del Liverpool a soli 10 anni, salvo venir scartato dopo sole 5 stagioni nelle giovanili dei Reds. Dopo un provino fallito per i dilettanti del Marine passa al Blackpool con cui esordisce tra i professionisti, ma dopo sole 3 partite con i Tangerines rimane svincolato.Inizia a lavorare in fabbrica imbottigliando barbabietole per sbarcare il lunario finché dopo vari provini e 4 mesi da free agent trova casa al Macclesfield Town, storico club operaio che milita in League 2, quella che in Italia chiamiamo Lega Pro Seconda Divisione. Con i Silkmen trova un discreto spazio ma non è tra i titolari, trova comunque 10 gol totali compresa una tripletta al Luton Town. Nel 2002 viene venduto per 300000 sterline, cifra record per il piccolo club del Cheshire, allo Stockport County, piccola realtà nei sobborghi di Manchester. Qui trova poco spazio, segna poco e non evita la retrocessione del club in League 2.
Il suo giro delle minors continua, firma per una sola stagione con il Rochdale, città di mercanti, poi il Bristol Rovers, dove sarà grande protagonista della promozione della squadra in League One: qui si impone subito come centravanti titolare, tanto da diventare capocannoniere della squadra con 29 centri nel 2008/2009, incluso un gol agli arcirivali del Bristol City nel Jonhstone Paint Trophy, l’equivalente anglosassone della nostra Coppa Italia di Serie C.Confermatosi uno dei migliori attaccanti del campionato viene acquistato per 1 milione di sterline dal Southampton, nobile decaduta alla ricerca di tornare ai paini alti: Ormai 27enne, Lambert si dimostra l’uomo giusto per i Saints: la sua prima stagione segna 36 gol in tutte le competizioni e miglior marcatore di tutti campionati professionistici inglesi. Dopo due anni di Inferno, nel 2011 il club del sud dell’Inghilterra torna in Championship, il sogno di Rickie Lambert è appena cominciato.
Il neopromosso Southampton è l’assoluta sorpresa della cadetteria: insieme ai compagni Lallana e Schneiderlin trascina la squadra ai vertici della classifica, il suo rullino di marcia è spaventoso, segna 31 gol stagionali di cui 27 in campionato portando da protagonista una storica promozione in Premier League.
Oltre al titolo di capocannoniere, viene incluso nella “Squadra dell’anno” insieme ai compagni Lallana e Davies, oltre ad essere nominato per la seconda volta in 3 anni “Giocatore dell’anno per i tifosi”.Il sogno di una carriera si è avverato, dopo anni di gavetta a 30 anni si ritrova a solcare lo stesso terreno di gioco con gente come Gerrard, Lampard, Rooney, campionissimi che fino a pochi anni fa vedeva solamente davanti allo schermo. Passare in 3 anni dai fangosi campi della League One al palcoscenico della Premier potrebbe causare un calo di rendimento? Non per Rickie Lambert, l’operaio del gol timbra il cartellino all’esordio con il Manchester City, entrando in un ristretto club di giocatori a segno elle 4 serie professionistiche inglesi: con il Newcastle arriva anche il gol numero 100 in maglia Saints e conclude la stagione con 15 centri, miglior marcatore inglese, davanti ai vari Rooney, Carrol e Defoe. Detiene inoltre un personalissimo record di 34 rigori consecutivi trasformati dal suo arrivo al Southampton, nel 2009.
Pensate che sia finita qui? Assolutamente no: il 6 agosto 2013, giorno della nascita della figlia Bella, riceve a 31 anni la prima convocazione nella nazionale inglese per il l’amichevole con la Scozia.
Partita tirata, di amichevole c’è ben poco: 2-2, Lambert entra nella ripresa e su angolo di Baines firma 67 secondi dopo il suo ingresso in campo il gol vittoria manco a dirlo con il suo pezzo forte, il colpo di testa. Conclude la stagione 2013/2014 con 12 reti all’attivo in Premier, stavolta battuto da Sturridge, Rooney e dal compagno di squadra Rodriguez come marcatori tra i sudditi della Regina, trascinando i Saints all’ottavo posto in classifica: complice un grave infortunio di Rodriguez e la stagione travagliata di Carroll, Hodgson sceglie lui come quarta punta che andrà al Mondiale, in Brasile, a 32 anni suonati anche il primo Mondiale, a coronamento di una carriera partita tra il violaceo delle barbabietole ed il fango dei campetti delle serie inferiori giunta ora sull’Olimpo del calcio.Gli azzurri, suoi avversari nel girone, sono avvisati, il sogno continua: mi raccomando non svegliatelo!