Andrea Zucaro, musicista veneto già membro dei Les Brucalifs, debutta in versione solista con il nome La Febbre Del Venerdì 13 e un disco omonimo. Il lavoro, pubblicato da Irma Records e Dischi Soviet, si compone di dieci orecchiabili brani che mescolano in maniera riuscita brit pop, echi sixties e ampie dosi di pop.
Il sound deciso e incalzante di Pentagoni, affondando le radici nel riff di basso distorto, travolge con la sua misteriosa e sinuosa energia, introducendo il rigore ritmico, addolcito dalle lunghe note di chitarra, di Sfidi Mai e il sound da TARM-ultimo-periodo della fresca e ariosa Messico.
Il rilassato scorrere della breve traccia strumentale Moonocababa, invece, apre al leggero raccontare di L.S.D.C. (La Sorte Dei Cantanti), mentre il calibrato intreccio di chitarre, batteria e tastiera de Il Rosso, lascia che a seguire siano le morbide melodie di Pit Stop e il piglio elettro/new wave di Tigre.
La chitarra di Veterano, infine, guidando in mezzo al fragore degli altri strumenti, cede il compito di chiudere al polveroso sound da prateria americana di Nevada.
I dieci brani di questo debutto, nascondendo sotto la ruvida scorza una forte componente melodica e una spiccata propensione per il pop, si rivelano fin da subito un valido ascolto. Il sound, pescando senza ordine preciso dal brit pop, dalla canzonetta italiana anni '60, dai western e da molto altro, riesce a ritagliarsi una propria personalità, risultando sempre vario e fresco. Un album decisamente piacevole.
Tracklist:
01. Pentagoni
02. Messico
03. Sfidi Mai
04. Moonocababa
05. L.S.D.C. (La Sorte Dei Cantanti)
06. Il Rosso
07. Pit Stop
08. Tigre
09. Veterano
10. Nevada