Da mesi la Federazione francese sta studiando un piano di riforme che possa innalzare il livello qualitativo ed economico del calcio francese, oggi ancora troppo dipendente dai risultati sportivi di poche squadre.
Allo scopo di attrarre nuovi investitori, ovvero di stimolare gli esistenti, una delle prime riforme che entreranno in vigore, già a partire dalla prossima stagione, riduce da tre a due il numero di retrocessioni dalla Ligue 1 alla Ligue 2 (e ovviamente quello delle promozioni).
In realtà il Rapporto Dreussi, pubblicato lo scorso mese di aprile, prevedeva una soluzione diversa e cioè - mutuando il sistema del Bundesliga - avrebbe introdotto due retrocessioni/promozioni "secche" ed una terza derivante da uno spareggio fra la 18ma qualificata della L1 e la 3a della L2.
La decisione è stata già presa dal Consiglio della LFP e anziché partire dalla stagione 2016/17 (come originariamente previsto) sarà applicata già dalla stagione 2015/16. Ovviamente la stessa ha ricevuto il plauso di chi giocherà in L1 la prossima stagione ma anche le proteste di molti Presidenti della L2, che contestano la maggiore difficoltà di poter salire di categoria.
Il passo successivo all'orizzonte è quello di portare la Ligue 1 a 18 squadre, allineandosi così alla Germania e, probabilmente all'Italia. Questo consentirebbe di aumentare i ricavi individuali rivenienti dai diritti televisivi, che anche in Francia rappresentano la maggiore voce di sostentamento dei club.