Il livello qualitativo della fiction cresce sempre più nel mondo, grazie alla contaminazione con il mondo del cinema, ma il web sta trasformando radicalmente il suo consumo. Il genere resta tra più amati dal pubblico televisivo, subito dopo gli show e davanti al 'factual', ma è ormai un fenomeno consolidato il passaggio sulla rete di serie di grande successo, prima che sul piccolo schermo.
E’ quanto emerso dal convegno ‘Le serie televisive in Europa e nel mondo’, organizzato nel corso del Prix Italia di Torino.
Gli esempi, forniti dalla società francese di rilevazione dell’audience sui diversi media Mediamétrie, sono evidenti: nel 2008 la fiction di maggior successo nel mondo è stata ‘Dr. House’, vista da 82 milioni di telespettatori; nel 2012 la serie più seguita è stata ‘The Mentalist’, che ha registrato 58 milioni di telespettatori. I 24 milioni in meno di spettatori si spiegano con la vasta platea che ha seguito la serie su Internet. Il fenomeno appare inarrestabile ed è confermato dal successo di fiction come ‘Blue’ e ‘The Bridge’, che hanno fatto il giro del mondo in rete prima di approdare in tv.
La fiction continua in generale a godere di grande salute. Nel mondo il consumo giornaliero di intrattenimento in tv è di 3 ore e 17 minuti, media che sale a 3 ore e 55 minuti in Europa. Gli show raccolgono il 41% del pubblico, la fiction il 38%, il ‘factual’ il 21%. Le produzioni locali fanno la parte del leone (raccolgono il 77% del pubblico delle serie tv), ma è ormai un fenomeno consolidato l’importazione e l’adattamento a livello nazionale di prodotti esteri. Ad esportare di più sono gli Stati Uniti, seguiti dall’Inghilterra.
In Italia la fiction tiene alti i livelli di share delle sofferenti reti generaliste. ”Tra i migliori 100 ascolti Rai dello scorso anno 67 erano di fiction nazionale”, ha ricordato il direttore di Rai Fiction, Eleonora Andreatta. ”Il mondo della produzione televisiva sta cambiando ad una velocità straordinaria rispetto al passato – ha proseguito -. Negli ultimi 3 anni è successo molto più di quanto fosse avvenuto negli ultimi 30. Siamo in un sistema integrato, sempre più segnato dall’interattività, dalla mobilità e dalla personalizzazione delle selezioni operate dallo spettatore”. ”La sfida è produrre non solo per la tv, ma creare prodotti transmediali”, ha aggiunto, citando l’esempio di ‘Una mamma imperfetta’, trasmessa prima sul sito del Corriere della Sera, quindi in prime time su Rai 2. Ora la serie diventerà un tv movie che racconterà il Natale delle mamme imperfette. Altro esempio è ‘Una Grande Famiglia’, uscita dalla televisione generalista per entrare nel mondo del web. ”Aspettando la seconda stagione che andrà in onda questo novembre – ha spiegato Andreatta -, abbiamo creato un prequel per il web in sei episodi da 7 minuti”.
Andreatta, sottolineando il successo all’estero de Il Commissario Montalbano, venduto in più di 60 Paesi, ha annunciato che ”la Rai sarà capofila, insieme alla Lux Vide, di una grande coproduzione seriale internazionale dedicata alla famiglia dei Medici”.