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La fiera degli orribili personaggi

Creato il 21 marzo 2014 da Rivista Fralerighe @RivFralerighe

Titolo: La fiera degli orribili personaggi
Autore: Matteo Pecoraro
Editore: Dudag
Anno: 2013
Genere: Fantasy
Formato: Elettronico

Trama:

Tra tutti il sapore più buono è quello dell’oblio, dicono. Il secondo è quello della tempesta. Credo che il secondo sarà la sola cosa che mi mancherà, di questo mondo. Il primo non l’avrò mai, dicono. Ora che sono vecchio, vedo le cose molto più chiaramente. Ora che sono vecchio e stanco, posso finalmente desiderare che tutto questo finisca. Non c’è pace nella vita. Ancora meno nella vita eterna.”

Quando si pensa a elfi e fate, non possono non venire in mente le creature aggraziate e bellissime di Tolkien, o le madrine alate della Disney. Ma se invece elfi e fate fossero in realtà ben lontani dai classici canoni del fantasy? Se fossero esseri incomprensibili, contraddittori, a volte quasi bestiali, la cui immortalità è finita per diventare una condanna?

Giudizio:

Quando ho iniziato a leggere questo libro non sapevo cosa aspettarmi. Si trattava dell’opera di un esordiente ma le poche righe della sinossi avevano un che d’affascinante. Non sono una grande ammiratrice di fate ed elfi ma quella domanda, “se invece elfi e fate fossero in realtà ben lontani dai classici canoni del fantasy?” meritava molta, moltissima attenzione.

Le prime pagine di questo libro hanno risvegliato in me il lato affezionato ai film di Tim Burton grazie alla relazione del protagonista con il padre: ho rivisto in loro Ed e Will Bloom (Big Fish), il tentativo di un padre di raccontare la verità attraverso storie prima di andare a dormire – atteggiamento che, inevitabilmente, porta all’allontanamento dei due. Diversamente da Big Fish, le storie raccontate dal padre di questo protagonista non sono soltanto favole della buonanotte, quanto invece terribili incubi nati da una realtà difficile da accettare.

Lo stile utilizzato è molto elegante, sia nei capitoli che affrontano le vicende di Daniel e del padre che in quelli dove ci sono brevi rievocazioni della creazione dell’universo e della nascita delle prime creature che lo hanno popolato e dominato; in questi ultimi, tuttavia, la narrazione diventa un po’ più lenta ma non per questo sgradevole. I personaggi sono ben descritti, sia a livello fisico che emotivo. Cosa più importante è la promessa mantenuta dall’autore: non c’è stucchevolezza negli elfi e nelle fate descritte da lui – dopotutto, ci si aspettava forse di trovarsi davanti a uno spiritello o un belloccio con le orecchie a punta?

La fiera degli orribili personaggi
Il vero peccato è l’assenza di una versione cartacea, un vero colpo al cuore per chi come me ha un rapporto controverso con gli ebook. Questo libro merita davvero più attenzione per diverse ragioni: la prima è perché è gradevole e interessante, la seconda è perché gli emergenti dovrebbero ricevere molto più sostegno, soprattutto se è meritato.

Il voto è un 4 su 5 con tanti auguri da parte mia!

Sullautore:

Matteo Pecoraro, nato nel 1984 a Gemona del Friuli, in provincia di Udine, vive attualmente a Barcellona, dove lavora in un istituto di ricerca biomedica. Al lavoro cerca per quanto possibile di alternare le sue passioni: leggere, scrivere e suonare il violino. Da poco ha iniziato a confrontarsi con il mondo editoriale, ottenendo di esordire su antologie della Delos Books e Limana Umanita Edizioni. “La fiera degli orribili personaggi” è il suo primo romanzo.

 Christine Amberpit



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