La fiera di San Martino

Ciao ragazzi,

ieri sono stata in giro e solo adesso, dopo aver lavorato a qualcosa di cui vi parlerò nei prossimi giorni, ho finalmente il tempo per parlarvi di una delle mie fiere paesane preferite: la fiera di San Martino a Santarcangelo di Romagna (RN).

Santarcangelo è un paese a pochissimi chilometri dal mio (Savignano sul Rubicone, n.d.a.); sul finire dell’autunno si svolgono due fiere – la fiera di San Martino, a novembre a Santarcangelo e la fiera di Santa Lucia, a dicembre a Savignano – che mi riportano con la memoria a quando ero ragazzina e seguivo il gruppo dei ragazzi più grandi per andarmi a divertire sulle giostre. Insomma, sono due fiere storiche del mio territorio… non me ne vogliano i miei compaesani, ma devo dire che la fiera di San Martino mantiene da sempre un fascino particolare. Questa festa cade nella cosiddetta “estate dei morti”, ovvero quel periodo di inizio novembre (San Martino si celebra l’11) in cui le temperature diventano inspiegabilmente più miti.

Il periodo è ideale per passeggiare attraverso le vie del centro di Santarcangelo, dedicandosi agli acquisti approfittando delle numerose bancarelle oppure gustandosi i prodotti tipici dell’autunno, quali funghi, castagne e cagnina.
Oltre a prodotti del territorio, prima tra tutti la mitica piadina, gli stand enogastronomici offrono anche innumerevoli prodotti provenienti da altre regioni: insieme alla Puglia, erano presenti la Sicilia, la Sardegna e il Trentino. Insomma, un vero piacere per gli occhi, ma soprattutto per il palato
E ora vi svelo una particolarità della fiera di San Martino, detta anche “fiera dei becchi” (“béc” in dialetto romagnolo), ovvero i cornuti. I becchi sono anche i caproni, i maschi delle capre e a parte il fatto che anche loro hanno le corna non so bene cosa c’entrino con i cornuti… tant’è, la tradizione vuole che nei giorni della fiera un paio di grandi corna sia appeso sull’arco di Clemente XIV, nella piazza principale e che queste si muovano se qualche cornuto passa sotto l’arco. Io non so quanto ciò sia vero, ma devo dire che ieri le corna si sono mosse parecchio!!!
Indecisa tra la piadina, un piatto di polenta o gli strozzapreti con salsiccia e funghi, mi sono gustata una bella piadina con la salsiccia accompagnata da un bicchiere di ottima cagnina. In fondo le feste paesane sono anche questo, no? La possibilità di mangiare in giro, all’aria aperta, approfittando di una bella giornata di sole per sentirsi più felici (alla faccia della dieta!).

Buona domenica,

Aury