La fille de mon peuple che sta a Downtown SeattleIl Doctor Meyers disse che soffrivo di satiriasie Parrot la chiamò “parrottite”-ma lo so che cosa mi ha portato qui:avevo l’età che avevo ma forte come un uomodi trentacinque o quaranta erezioni al giorno.E non è stato scrivere una lettera al giorno,e non è stato guardarla e riguardarla sette notti su sette,e non è stata la tensione di pensarealla fille de mon peuple, e non è stata la paurauna sospettosa gelosia o lo sforzo senza limitidi scandagliare la meravigliosa mente di lei,o la consonanza con la vita che conducevaniente di tutto questo mi ha piegato ma è che aria tira nella downtown di Seattle mi son chiestose ho quaranta erezioni al giorno per come mi guardae per le sue gambe e per i suoi scarponcini cheun po’ sono come quelli di Nadiella o di ValérieAndesmas che a vederla camminare un poetaè a Seattle che fa volare il suo oggetto a per sette giorni e sette notti fin tanto cheanche lei percepisca al suo meridiano questa parrottite che la pervade e alloraperché ci si meraviglia se, metti domani,volo fin lassù a Seattle per come mi guardae mi accarezza e per i suoi scarponcini checome li porta lei a Seattle nessuna al mondo?
(da: Se fosse l’Antologia di Downtown Seattle? )