La filosofia incontra l’identità digitale

La filosofia incontra l’identità digitale Nel corso del Premio Giovannini 2012, promosso da Mediaduemila, Osservatorio Tuttimedia e Fieg si è discusso del tema che, si prevede, nel 2013 sarà centrale nel dibattito mediatico, la privacy.
Attorno alla privacy ruotano interessi e problematiche centrali, che vanno dal ruolo dello Stato e dei poteri forti sovra-istituzionali nei contronti delle libertà individuali fino al ruolo del controllo mediatico attraverso i nuovi media.
L’identità digitale è quell’insieme di stati, etici, psicologici, economici e politici, coi quali il nostro Io virtuale pone domande al garante della privacy, al legislatore, all’informazione e a se stesso.Ne abbiamo parlato con Elio Matassi, relatore al Premio Giovannini 2012 e professore di filosofia etica a Roma Tre.
Ne è scaturita una conversazione stimolante e solo apparentemente leggera, questo più per le sue doti di divulgatore e di facilitatore che non per la semplicità degli argomenti discussi, anzi.
La chiave di narrazione è quello che ci raccontano gli autori della letteratura e gli artisti in genere attraverso le loro opere, dentro le quali si riflettono le domande e le inquietudini dell’inconscio collettivo; con questa materia grezza l’artista palsma il racconto identitario di epoche storiche, generazioni e individui e predice quello che avverrà nei nostri stati d’animo nel futuro.
Non soltanto sensibilità artistica personale, ma potere di pensiero laterale, raccolta delle sensibilità diffuse e visione in prospettiva.
Proprio per questo il potere di suggestione dell’arte è pericolosamente in bilico tra commercializzazione e banalizzazione.
Ma la filosofia èsiste per raccogliere tutti i sussurri e grida, anche nel mondo virtuale.