La Fiorentina domina a Pescara e spera fino all’87′

Creato il 19 maggio 2013 da Mbrignolo

TECNICA (Stadio Adriatico, Pescara). La Fiorentina scende in campo all’Adriatico sapendo che ha un solo risultato, la vittoria, per poter sperare in un passo falso del Milan a Siena. La squadra di Bucchi, peraltro, nel girone di ritorno ha messo insieme 2 pareggi e 17 sconfitte e, nonostante l’orgoglio, poco ha da mettere sul piatto della bilancia. Quel poco che ha lo mette tutto in campo nei primi dieci minuti dove aggredisce i viola con un pressing asfissiante che coglie di sorpresa i ragazzi di Montella che però impiegano non più di un quarto d’ora per riportare la gara in linea con le previsioni. Al 16′  è Ljajic che sblocca la situazione: Borja Valero mette la palla dentro per Cuadrado che centra per il rimorchio del serbo che insacca alle spalle di Perin. Dieci minuti dopo il serbo si ripete e mette in ghiaccio la partita con un diagonale di destro. Dall’Adriatico l’attenzione della squadra viola si sposta alle radioline che portano notizie dall’Artemio Franchi di Siena dove contemporaneamente al 2-0 viola arriva la rete di Terzi contro il Milan. La Fiorentina è, almeno temporaneamente in Champions. A ribadire la situazione e le attese arriva il 3-0 di Mati Fernandez che va in rete da fuori area. La curva dei tifosi del Pescara abbandona lo stadio dopo l’ennesima goleada amara che si è dovuta inghiottire in questa stagione. Il futuro dei viola è legato alle vie dell’etere.

Il secondo tempo è ordinaria amministrazione con il 4-0 di Jo-jo Jovetic forse all’ultimo giro di valzer in viola anche se la prospettiva Champions potrebbe cambiare tutti i giochi e la rete della tripletta di Ljajic: siamo all’ora di gioco. Occhi, orecchie e cuore puntati su Siena, ormai. C’è anche il tempo di applaudire il ritorno in serie A di Giuseppe “Pepito” Rossi che entra al posto di Cuadrado. Un ragazzo del 1994, Marco Vittiglio, segna il goal della bandiera del Pescara. Arriva la notizia del pareggio su rigore di Balotelli a Siena e come un uno-due sul ring tre minuti dopo la rete di Mexes. La faccia di Montella è tutto un programma, il sogno Champions è finito. La Fiorentina si deve accontentare del quarto posto e dell’Europa League.


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