Magazine Cultura
di Aba Losi
Di ritorno dalla mia risplendente vacanza a San Giovanni Sinis, alla Tharros dai mille colori e dalle mille anime, inizio oggi a raccontarvi un paio di cose che ho trovato interessanti. Seguendo i preziosi consigli di un personal trainer, che potremmo sintetizzare in “il meglio di Cabras e dintorni in 7 mosse”, ho visitato l'Antiquarium arborense ad Oristano e subito mi ha colpito, nella sezione del museo tattile per non vedenti, la riproduzione di una navicella nuragica ritrovata in una tomba romana del IV secolo d.C. Secondo la didascalia il nuovo proprietario S(extus) N(i)P(ius) vi aveva inciso il suo logo.
Io ho, come si sa, molta fantasia e mi è sorta spontanea una domanda: in quella tomba c'era una lapide ad indicare che era quella di Sextus? Se non è così, e penso che se fosse così lo avrebbero scritto, perché non pensare alla soluzione più facile, e cioè che l'incisione a puntini sia stata fatta invece dal costruttore nuragico? Un'altra logica osservazione è il rilevare che il nostro Nipius aveva una passione sfegatata per le navicelle nuragiche: infatti ne possedeva almeno un'altra, ora trafugata dal museo, a suo tempo segnalataci da Pierluigi Montalbano. L'incisione, fatta con la stessa tecnica a punteggiatura, è simile, ma non uguale e non si trova sulla fiancata, bensì sul fondo della barchetta. Gigi Sanna, sempre lui, l'aveva interpretata come composta da tre serpentelli : due resi con NUN proto-cananaiche, e l'altro da un segno composto (il N(i)P(ius)), che svela inoltre la solita espressione NR per luce. Il 3 darebbe quindi il determinativo H in forma numerica. Nella nuova barchetta i segni sono tutti agglutinati a formare un “segnone” che ingloba il nostro NR (o serpentoide) ed un segno iniziale che l'epigrafista dell'Antiquarium ha letto come S latina. Si vede che ha ancora più fantasia di me. E si vede anche che gli incisori di Sextus avevano una calligrafia diversa uno dall'altro. O forse quel segno sulla fiancata si legge H-NR, e dopo si continua “leggendo” anche la barchetta ed i suoi grafemi stilizzati… Per ora ringrazio Piero per la foto e voi per aver letto la prima puntata del temino “le mie vacanze”.