Fu fine più pietosa
quella del giustiziato
con un colpo alla nuca
che non quella di chi,
alla spoglia legato
con un filo di ferro,
fu gettato nel baratro ancor vivo
a consumare la propria sofferenza.
Non odio, ma l’essenza
stessa della barbarie,
che retrocede l’uomo
assetato di sangue
simile a belva
priva di sentimento,
rendendolo assassino
d’incolpevoli vittime,
un’altra volta uccise
dall’annoso silenzio
per il loro massacro.
(loredana)