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La Forestale blocca un traffico illegale di passeri e storni dall’Africa. Erano destinati a ristoranti e supermercati

Creato il 31 dicembre 2014 da Stivalepensante @StivalePensante

Stroncato dal Corpo forestale dello Stato un vasto traffico illegale di uccelli di specie protetta importata dalla Tunisia, per un valore complessivo di circa 400mila euro. Dalle indagini condotte nell’ambito del contrasto al bracconaggio è emerso che, in soli sei mesi, erano stati commercializzati illegalmente circa 405.000 uccelli in 24 province del nord Italia. Nell’operazione denominata “African – Osei”, risultano coinvolti oltre 80 grossisti, ristoratori e commercianti al dettaglio di selvaggina.

(youtube.com)

(youtube.com)

L’operazione del Corpo forestale dello Stato che ha scoperto un vasto traffico di uccelli di specie protetta. Oltre 400.000 passeri e storni catturati in Africa, con mezzi che in Italia sono vietati, venivano venduti illegalmente a ristoranti e supermercati. L’operazione ha portato al sequestro di oltre 16.000 volatili e documentazione contabile come prova del traffico illegale. Al momento sono 8 le persone denunciate presso le Procure della Repubblica di Macerata, Massa Carrara, Pesaro e Ravenna che rischiano fino a sei mesi di arresto per violazioni della normativa sulla tutela della fauna selvatica ed il prelievo venatorio. Sono tuttora in corso capillari controlli dei forestali in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Umbria, Toscana, per rintracciare la rimanente parte degli animali venduti illegalmente a ridosso delle festività, destinati alla preparazione di noti piatti tipici della tradizione nazionale.

In Italia il commercio degli uccelli selvatici è vietato. Nel nostro Paese la fauna selvatica, spiega una nota della forestale, è considerata patrimonio indisponibile dello Stato, e il commercio di uccelli selvatici è vietato. Anche le specie per le quali è consentita la caccia non possono essere vendute, acquistate o trasportate. Dallo scorso 24 giugno, secondo quanto disposto dall’Unione Europea, il divieto è stato esteso anche agli uccelli importati dall’estero dei quali sussistono popolazioni nel territorio dell’Unione. La cattura di grandi quantità di uccelli selvatici con reti o trappole è, infatti, vietata in gran parte del territorio comunitario ma è consentita in Africa, Albania, ed altri paesi, dove ogni anno vengono catturati milioni di uccelli. La massiccia cattura di uccelli selvatici può generare il rischioso impoverimento di popolazioni di uccelli apparentemente in buono stato di conservazione. (ADNKRONOS)

Il video dell’operazione “African – Osei”, effettuato dal Corpo forestale dello Stato, pubblicato sul canale Youtube “GeaPress“.


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