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La Formula 1 verde

Da Carlo69 @F1Raceit
Tecnica turbo engine 2014

Published on dicembre 29th, 2012 | by Carlo Di Berardino

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Londra, 29 dicembre 2012 – Manca solo un anno alla reintroduzione dei motori turbo in Formula 1. Ma sara’ un evento che segnera’ una vera e propria rivoluzione per la Formula 1.

La vera rivoluzione non sara’ la sola introduzione del turbo, ma sara’ invece un numero ed un’unita di misura: 100kg.

100kg sara’ la quantita’ massima di benzina che le Formula 1 potranno utilizzare durante un Gran Premio, cercando di ottenere le stesse prestazioni del 2012.

Ma il nuovo motore turbo V6 di 1.6 litri avra’ anche due altri sistemi che, insieme alla riduzione del consumo di benzina, contribuiranno in maniera determinante a questa rivoluzione verde: stiamo parlando di un KERS molto piu’ efficiente di quello utilizzato ora e soprattutto vedra’ l’uso di un motore elettrico che recuperera’ l’energia dal calore dei gas di scarico.

Ma vediamo in dettaglio come funziona.

Come detto la cilindrata passera’ da 2.4 a 1.6 e da un V8 ad un V6. I motori saranno tutti a iniezione, con una pressione portata a 500 bar, facendoli quindi diventare motori a iniezione diretta. I motori saranno turbocompressi ed il KERS sara’ circa 10 volte piu’ potente di quello di adesso e come detto funzionera’ in coppia con un motore elettrico che recuperera’ energia dal calore dei gas di scarico. Se ci aggiungiamo il limite di 100kg di benzina a disposizione, ecco che la Formula 1 potenzialmente potrebbe diventare una Formula energeticamente efficiente.

Quale saranno le conseguenze per la Formula 1?

La prima conseguenza sara’ ovviamente politica. Dovra’, da parte della FIA, essere eliminato quel limite allo sviluppo dei motori che ha portato ad un cambio di equilibri nella Formula 1 contemporanea, con una forse eccessiva attenzione all’aereodinamica ed all’uso delle gomme. Molto probabilmente, in ottica riduzione dei costi, le caratteristiche fondamentali del motore rimarranno le stesse, ma verra’ permesso un miglioramento di anno in anno di componenti quali KERS e di tutti quegli elementi che dovranno confrontarsi con un ridotto uso della benzina a parita’ di prestazioni. Un congelamento dello sviluppo dei motori in questa situazione apparrebbe oltremodo inutile.

La seconda conseguenza e’ sportiva. Si assistera’, molto probabilmente, al ritorno dei problemi di affidabilita’ sui motori. Forse non ci saranno le fumate bianche dei motori turbo che esplodevano negli anni ’80, ma sicuramente si ritornera’ ad una situazione di maggiore precarieta’ della stabilita’ meccanica dei motori. Il motivo principale anche qui risiede nel KERS.

Se ci ricordiamo il campionato 2012, uno degli elementi di maggiore inaffidabilita’, seppure in una generale situazione di affidabilita’ dei motori, e’ stato proprio il KERS. Nel 2014, il sistema di recupero, sara’ operativo per gran parte del giro in pista, facendo si che i motori diventino particolarmente sollecitati in tutti i loro componenti. Inoltre non dimentichiamo che il secondo motore elettrico alimentato dal calore dei gas di scarico, alimentera’ proprio il KERS. In tutto questo il prezzo che si paghera’ e’ proprio sull’affidabilita’.

Una parola infine sull’aspetto economico. Come e’ facile immaginare, parliamo di unita’ piuttosto complesse, sia da sviluppare che da mantenere e di conseguenza rappresenteranno una voce importante nel bilancio dei team, soprattutto quelli piu’ piccoli. L’idea ventilata di permettere ai team piu’ piccoli di usare le vecchie unita’ di quest’anno e del prossimo e’ stata bocciata dalla FIA.


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