Sembra un film, di quelli con il milanese bauscia degli anni 80, ma è tutto vero. Ce lo racconta Massimo Calandri su Repubblica
Tariko Roustam è lo zar della vodka e delle carte di credito, 50 anni da compiere e un miliardo e mezzo di dollari americani in cassaforte. Uno dei 500 uomini più ricchi del mondo, buon amico di Silvio Berlusconi, da anni ospite fisso della Costa Smeralda e delle sue feste, padrone di casa a villa Minerva (che era di Veronica Lario, e che avrebbe pagato 15
milioni di euro).
Un ingegnere tartaro che ha cominciato da ragazzo a Mosca aiutando i turisti a trovare camere d’albergo, poi ha lavorato per un’azienda italiana di cioccolatini. E alla fine si è inventato la commercializzazione dei brand stranieri, partendo con la Martini & Rossi per poi concentrarsi sulla vodka e la suaRussian Standard Bank. «Sono uno abituato a cambiare il mondo», così dice modestamente di sé. Un oligarca che fino all’altro ieri — ancora parole sue — aveva solo due passioni: vodka e donne. Ma poi è arrivato il rugby, «sport per
uomini veri». «Un patriota come me non poteva restare insensibile», diceva ieri prima del match. Dicono abbia promesso ai suoi un super-premio per la qualificazione.
Comunque vada, l’Abramovich ovale intende portare la sua nazionale tra le prime del
mondo, investendo in strutture e tecnici: «Nel nostro paese l’interesse per questo sport sta crescendo in maniera straordinaria. (…)
Se promette, lo zar mantiene. Ne sanno qualcosa ad Olbia, dove lo scorso anno la squadra locale di calcio ha potuto iscriversi al campionato di Eccellenza grazie ad un assegno da centomila euro firmato dal magnate. Che dal mese scorso è diventato proprietario del club. La sua multinazionale si è appena presa la gestione del concorso di Miss Russia: l’ultima
vincitrice, Natalia Guntimurova, è la ragazza scesa con lui dall’aereo. (..)