News Siracusa: è proprio vero, il tempo è fatto per passare, per sbagliare, per ricominciare e, perchè no, anche per dare valore a qualche vecchia moneta. No, oggi non vogliamo parlarvi di sesterzi, di fiorini o di antichi aurei, ma di un piccolo tesoro che ognuno di noi, almeno una volta nella vita, ha tenuto distrattamente tra le mani: le monete da 50 e 100 lire. Pochi sanno infatti che, con il passaggio alla tanto discussa “moneta comune”, la cara e vecchia Lira è diventata oggetto di studio, e del desiderio, per molti numismatici e collezionisti: il primo gennaio 2002 ha sancito l’azzeramento del valore economico di quelli che consideravamo piccoli tasselli della nostra storia personale, minuscoli frammenti di vita quotidiana che, oggi, potrebbero valere una piccola fortuna.
Ovviamente non parliamo di tutte le monetine sopravvissute all’Euro e rimaste nascoste nelle tasche di qualche vecchio pantalone. Attenzione dunque, quelle che valgono veramente sono: le monete da 100 lire del 1955, prodotte in 8,6 milioni di esemplari, con un valore stimato fino a 1.200 €; le monete da 50 lire del 1958, appena 825 mila esemplari distribuiti, con un valore che può oscillare tra i 20 e i 2.000 €; le meno conosciute dai più giovani monetine da 5 lire del 1956, con un valore fino a 1.500 € e, infine, le monete da 10 lire del 1954, con la più modesta valutazione di 70 € al pezzo.
Molti di noi hanno vissuto il passaggio all’Euro come un piccolo dramma e qualcuno ha anche deciso di “perdere” del denaro conservando alcuni esemplari del vecchio conio in qualche cassetto. Molti li hanno definiti inutili nostalgici, ma forse per loro è già tempo di una piccola rivincita.