Prendendo ad esame i dati di PokerScout, il sito che si occupa di registrare il traffico internazionale del poker online, scopriamo che il clima teso delle ultime settimane tra PokerStars e High Stakes players, tradottisi in un calo di traffico per pokerstars.fr, con soli 1660 giocatori di media, non ha invece avuto effetti nella performance di PokerStars.com e PokerStars.it.
Questa mattina PokeStars ha riavviato il sever che supporta la poker room dopo il periodo di sosta per consentire la modifica del calcolo del rake che andrà a ridursi di circa il 3%.
PokerStars ha dovuto confrontare la rabbia dei giocatori francesi i quali, dopo giorni di sit out, erano addirittura riusciti ad avere un meeting per discutere sul nuovo weigthed contribution.
Il cambio è effettivamente avvenuto a gennaio, mentre le modifiche relative alla struttura del rake è stato posticipato a questa mattina per consentire un ulteriore meeting con high stake players, i quali affermavano che i tagli, una volta a regime su tutti i tavoli, avrebbero ridotto sostanzialmente il pay out, e sicuramente piú del 2.94% dichiarato da PokerStars.
Nonostante tutto, con 28.000 utenti medi giornalieri, PokerStars.com continua ad essere la poker room maggiore del mondo, seguita da PartyPoker, con peró una media giornaliera molto inferiore, pari a 4.700 player quotidiani.
Terzo della classifica stilata da PokerScout, il network iPoker, con 4.000 giocatori online.
PokerStars.it, la poker room che serve esclusivamente il mercato italiano, fa registrare una media di 2.200 players al giorno nell’ultima settimana, a testimonianza che il mercato italiano del gaming online gode di ottima salute.
A beneficiarne anche il network italiano People’s Poker, il quale si piazza in 11º posizione del rankin di PokerScout con una media in deciso aumento ora vicina ai 1.500 giocatori quotidiani.
Ora dovremo solo attendere se l’entrata in vigore del weigthed contribution avrà un impatto su PokerStars.com come avvenuto su PokerStars.fr o la forza del brand riuscira’ ad imporsi sul mercato.