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La foto della settimana: Notre Dame de Dijon

Creato il 22 febbraio 2015 da Auroradomeniconi

Quando mi sono imbarcata nell’avventura del mio primo viaggio organizzato sapevo già che la destinazione finale mi avrebbe stupito in positivo. [D’altronde, era stata lei a scegliere me e non viceversa]. Ma ciò che mi ha stupito di più è il fatto che quella vacanza abbia iniziato a sorprendermi ben prima di giungere alla meta… tappa obbligata per spezzare i millemila chilometri che separano la Romagna dalla Normandia, Dijon mi ha praticamente stregato.

Dopo un primo lunghissimo giorno di viaggio, siamo arrivati a Dijon (Digione in italiano) sul far della sera. Alla sistemazione nel centralissimo albergo della catena IBIS è prontamente seguita la cena, ma dopo tante ore passate a sedere sui sedili del pullman si è altrettanto prontamente concordato per un tour serale di gruppo. Avevamo una gran voglia (e assoluta necessità!) di sgranchire le gambe, più che un desiderio impellente di visitare il capoluogo della Borgogna. E lei, invece, ci ha sedotto al primo sguardo. Perché di sera i marmi, le guglie e i graticci di Digione risplendevano nell’oscurità con incredibili giochi di luci e ombre che mi hanno rapito gli occhi, oltre che il cuore. E pensare che un pezzo di cuore l’ho lasciato proprio lì, a più di mezza giornata di distanza dalla Normandia…

Il tempo a disposizione – nonché il tipo di viaggio – non concedeva alcuna possibilità di intervento a modifica del programma (se non hai ancora letto il mio post sui viaggi organizzati, questa è l’occasione giusta per farlo), perciò Dijon era intesa “solo” come una bellissima parentesi tra l’Italia e la vera destinazione del viaggio. Una parentesi che per fortuna si è ripetuta nel nostro itinerario da/per la Normandia. Come da programma – e con mia somma gioia, – infatti, ci siamo fermati a Digione anche sulla via del ritorno verso casa :-) Con alcuni compagni di viaggio pregustavamo l’ultima tappa francese del nostro viaggio: sapendo che saremmo arrivati nel tardo pomeriggio, avevamo pianificato un giretto in libertà per goderci per benino la bella città della Borgogna. E invece no!

Non ricordo nemmeno bene il motivo… ma ricordo benissimo la delusione provata quando abbiamo constatato che il nostro ritorno in patria iniziava all’insegna del ritardo :-( E ben presto la nostra era diventata una vera e propria lotta contro il tempo!! Altro che tardo pomeriggio! Quando siamo riusciti a scendere dal pullman davanti all’albergo di Digione, prima di cena c’era solo il tempo di prendere possesso delle nostre camere e forse di una doccia lampo :-( :-( Io però non mi sono fatta prendere dallo sconforto e senza desistere dal mio proposito di vedere Dijon by day ho rinunciato alla doccia e messo a frutto il pochissimo tempo a disposizione concedendomi l’agognato giretto delle vie del centro città. E’ stata una passeggiata super veloce, ma ne è valsa la pena poiché questa è stata la mia ricompensa :-)

Digione, Borgogna
La luce del sole calante colpiva dritta dritta la parte alta della Chiesa di Notre Dame – che si trova a poche centinaia di metri dall’hotel IBIS – e quella guglia mi ha dato subito l’impressione che se ne fosse rimasta lì, immota e candida per tutto il pomeriggio, quasi in paziente attesa del mio arrivo. A quell’ora, poi, c’era in giro pochissima gente e io mi sono sentita una privilegiata a poter godere di Digione in solitaria. Ho scoperto solo dopo cena, quella stessa sera, il perché in giro non ci fosse praticamente nessuno, ma questa è una storia che ti racconterò un’altra volta… così come rimanderò ad un altro momento il resoconto con qualche dettaglio in più sulla magia che ho percepito a Dijon.

Col senno di poi, oggi so per certo che oltre alla doccia avrei dovuto saltare pure la cena in albergo per fermarmi a mangiare e a bere qualcosa di tipico in uno dei tanti localini del centro di Digione… ma anche questa è un’altra storia ;-)


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