Sulla scia delle considerazioni sparse racchiuse nell’ultimo post, nei giorni scorsi mi sono messa a riflettere su quale fotografia presentarvi oggi. Nella mia ricerca di un’immagine che potesse rappresentare un’evoluzione dei pensieri che da qualche tempo hanno preso fissa dimora dentro di me, ne avevo inizialmente scelta una per la quale avevo già pronto il titolo giusto – qualcosa tipo “il mondo a colori”. Alla fine, però, ne ho scelta una diversa… sia perché quella foto in particolare evoca ricordi, sensazioni ed emozioni che non sono ancora pronta a tradurre in parole, sia perché non volevo proseguire nella stessa identica direzione che ho intrapreso l’ultima volta.
Perciò la ricerca della foto giusta è proseguita, portandomi a considerare alcune immagini che ho ben chiare nella mente e che tengo vicine al cuore perché legate a momenti per me significativi. Per fortuna non sono dovuta tornare molto indietro nel tempo, per trovarle… e non c’è neppure stato bisogno di sforzi sovrumani per far riemergere la sensazione di puro benessere che ho provato in quel tardo pomeriggio di inizio giugno in uno dei luoghi più belli e seducenti di Roma: Piazza San Pietro.
Approfittando di un comodo giro in autobus, eravamo tornate presto in albergo dopo un’intensa giornata di perlustrazione della città. Nonostante la stanchezza, però, io non mi sentivo del tutto soddisfatta… non avevo voglia di riposare, né di cazzeggiare su Facebook in attesa di prepararmi per la prevista uscita serale. Io avevo voglia di godermi ancora Roma, di lasciarmi travolgere dalla sua avvenenza e di farmi stupire dal suo fascino in ogni modo possibile, in ogni attimo possibile… come se non l’avessi fatto a sufficienza fino a quel momento e, comunque, con la sensazione che ci fossero ancora mille – e poi altri mille – tratti della città ad attendermi fuori dalla porta dell’albergo. Così ho lasciato le mie compagne di avventure a ricaricarsi in albergo e io me ne sono andata a ricaricare le pile a spasso per il quartiere Prati. Da sola.Si stava avvicinando il tramonto e di minuto in minuto il richiamo di Piazza San Pietro si è fatto sempre più prepotente. Ero a meno di dieci minuti a piedi dal Vaticano e da una piazza che ogni volta esercita un fascino particolare su di me, seducendomi con la magnificenza del suo imponente colonnato e conquistandomi con la forza del suo importante messaggio. Come resistere alla tentazione? Io non ce l’ho fatta e… ho fatto bene! A quell’ora, seduta alla base di una colonna contornata dalle borse dei miei acquisti (perché sono pure riuscita a fare degli acquisti, in the meanwhile…!) mi sono sentita abbracciata, coccolata e mi sono goduta, in solitaria, tutto il calore di un crepuscolo che sembrava fatto apposta per me.
La calca dei turisti che ad ogni ora affolla Piazza San Pietro sembrava magicamente scomparsa, ed io ero sola a contemplare uno degli esemplari più significativamente perfetti di Basilica cristiana. Sull’essere sola e sul come affrontare da sola le cose della vita ci sto ancora lavorando… però ricordo che in quel momento, in quella piazza solitaria sul far della sera ho provato una bellissima sensazione: la sensazione di poter fare qualunque cosa, anche da sola. E credo che nel mio processo di ritorno al blog un richiamo a quella sensazione ci stia proprio bene :-)
Perché è importante non perdere per strada le cose belle che ci capitano nel marasma della vita. E perché è fondamentale poter ricordare, in ogni momento, il punto da cui siamo partiti e saper riconoscere quelli per cui siamo passati; solo così potremo prendere consapevolezza, nel modo che più ci si confà, dei progressi fatti per giungere al punto in cui siamo arrivati. Da soli, o in compagnia :-)