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La funzione educativa del parcheggio

Creato il 27 agosto 2011 da Kata
"Dal parcheggio si conosce il paese" - potrebbe essere un nuovo proverbio. Una mattina questa settimana ho avuto un attimo di sconforto a vedere il parcometro nuovo di zecca nel parcheggio finora gratuito del campus. Il parcheggio davanti all'edificio principale è sempre stato a pagamento, ma se andavi un po' più lontano, in fondo al campus, trovavi un grande parcheggio sterrato e gratuito. Sono andata a vedere meglio questo parcometro, di un colore insolito, rosso, mentre i parcometri sono generalmente blu qui.
La funzione educativa del parcheggio
Infatti, era un parcometro diverso. Il parcheggio è diventato a pagamento solo per la notte e per i giorni non feriali! Fin qui ancora posso capire la ragione, ma poi ho guardato meglio gli orari: dalle 18 in poi...
Ora... che pure il parcometro presupponga che tu finisci di lavorare alle 17, è una cosa fantastica! Probabilmente si sono sentiti anche generosi a dare un'ora in più per arrivare a riprendere la macchina dopo il lavoro. Il problema è di quelli (pochi e quasi tutti stranieri) che lavorano fino a più tardi. L'anno scorso uscivo dall'università regolarmente alle 19 (senza considerare poi che ogni tanto mi fermavo in palestra che l'università mette a disposizione gratuitamente), e non era raro che nei weekend solitari sono andata a lavorare.
Come si farà, quindi, da ora in poi? Alle 18 ti tocca uscire dal lavoro per pagare il parcheggio o per spostare la macchina nel parcheggio davanti all'edificio principale che invece è a pagamento soltanto fino alle 17 (e solo nei giorni feriali, per fortuna, quindi nel weekend il problema non si pone). D'inverno con meno dieci fuori non è una soluzione molto comoda... L'alternativa è pagare subito la mattina quando parcheggi la macchina per evitare di dover uscire la sera appositamente, ma questo invece presuppone una certa prevedibilità della giornata lavorativa che certo non contraddistingue il lavoro universitario, soprattutto quello di ricerca, in cui un giorno riesci a fare tanto, un altro invece ti manca proprio l'ispirazione. Quindi è difficile prevedere a che ora uscirai la sera.
Meno male che andando un pochino più lontano ancora ho scoperto un altro parcheggio gratuito che mi salva dal dover fare questi ragionamenti tutte le mattine. Ma chissà se prima o poi non introdurranno anche  lì delle misure anti-stacanoviste... Vi terrò aggiornati.
Beh, questo post chiaramente voleva essere ironico. In realtà un'idea ce l'ho del motivo reale dell'introduzione del pagamento notturno e festivo. Quest'anno la sera prima dell'inizio del ponte di Pasqua mi sono accorta che nel parcheggio sterrato e gratuito si è radunato un bel gruppetto di camperisti che, chissà per quale misterioso motivo, ha pensato a passare le feste nel parcheggio dell'università. (Ci sono delle piccole colonne dalle quali possono prendere l'elettricità.) Probabilmente questo nuovo sistema a pagamento è rivolto a loro. Ma far pagare la gente dalle 18 di pomeriggio, non pensando a chi al campus ci lavora, mi sembra davvero irragionevole... (Anche se i parcheggi qui a Örebro hanno un costo ragionevole. Ma comunque.)
Dei parcheggi in Svezia ci sarebbe tanto da dire, come le quattro multe da me finora subite, per quattro motivi completamente diversi. Magari in un altro post...

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