La tecnologia non ha quasi mai un’evoluzione costante. Dopo un inizio lento e difficile si ha un periodo di grande evoluzione (solitamente concomitante all’adozione in massa nel mercato consumer della stessa), per poi rallentare quasi addirittura fino a fermarsi quando essa ha ormai raggiunto una certa maturità.
In prossimità di questa ultima fase le aziende del settore possono intraprendere varie strade, tra le altre, andare ad esasperare delle caratteristiche che non comportano necessariamente un avanzamento tecnologico e tentare di rallentare l’avanzata dei competitors, anch’essi in prossimità di questo punto di stallo.
Questo forse è proprio quello che sta avvenendo in ambito smartphone.
Avrete sicuramente letto anche voi infatti, magari di riflesso tramite i commenti dei clienti di queste aziende, diatribe riguardanti design troppo simili o schermi (e quindi smartphone in generale) dalle dimensioni esagerate per essere tenuti agevolmente in mano.
E se in un sol colpo si potesse ovviare ad entrambi i problemi?
Modellando diversamente gli schermi degli smartphone si potrebbe arrivare a renderli impugnabili senza problemi, e senza diminuire le dimensioni dei display. Passando dal rettangolo a forme trapezoidali si potrebbe avere uno smartphone più stretto, e quindi più facile da tenere in mano, nella parte bassa, e al tempo stesso sfruttare appieno le potenzialità di uno schermo di grande dimensioni nella parte alta. O, perché no, addirittura creare delle rientranze, una sorta di impugnatura anatomica su smartphone. Con ambedue le soluzioni, oltre a migliorare l’ergonomia, ci si distaccherebbe dal “rettangolo con angoli smussati” che ha dato tanti problemi nelle aule dei tribunali.
Naturalmente soluzioni particolari necessitano di schermi adatti.
Per questo ci viene incontro Sharp, la società nipponica ha infatti da poco mostrato il suo Free-Form Display. Uno schermo (di tipo IGZO) che ha quindi le possibilità di essere prodotto con qualsiasi forma, andando di fatto oltre il limite delle sole forme rettangolo\cerchio che possiamo trovare sul mercato al giorno d’oggi.
Questi display integrando i circuiti di controllo all’interno del pannello stesso, e non ai bordi come i display tradizionali, eliminano la necessità di una cornice e di una forma rettangolare del display\cornice.
Schermi di questo tipo ovviamente andrebbero a creare anche problemi nella fruizione dei contenuti se questi non sono studiati appositamente per quella forma. Problemi non irrisolvibili per fortuna, per evitare deformazioni nella visualizzazione di foto e video si basterebbe introdurre delle barre nere non sfruttando quindi appieno il display. Per quanto riguarda il resto dei contenuti invece si potrebbe eliminare il problema con interfacce studiate ad hoc. Per gli schermi “con impugnatura” vista comunque la minima deformazione si potrebbe semplicemente non visualizzare quella piccola parte di contenuto (l’attenzione nella maggior parte dei casi è comunque incentrata solo in un determinato punto), per lo schermo a trapezio invece, sono sicuro che avete tutti già visto testi con andamento simile (inverso?), a long time ago, in a galaxy far, far away…
Spunti di lettura:
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake