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La gara delle malattie infantili.

Da Lbetti @LBetti_
La gara delle malattie infantili.Il venerdì accompagno il cuginetto di 5 anni del mio fidanzato al corso di nuoto. Gli metto il costumino prima di entrare in acqua, gli do le ciabatte e lo spedisco in fila con gli altri bambini. Dopodiché mi dirigo verso il covo delle mamme: un loggione in cui si può osservare le vasche delle piscine e salutare ogni 5 secondi i pupi che starnazzano in acqua. Naturalmente, in qualità di accompagnatrice e non di mamma, non ho il diritto di partecipare ai loro discorsi, ma nessuno mi vieta di ascoltare, così mi metto a portata di occhio e orecchio. Tanto per cominciare ci sono diverse tipologie di mamme. Ma vediamole insieme:1. C'è la mamma "sto per avere una crisi di nervi e se mi si chiude la vena vi tiro un pugno in faccia" che la si riconosce dall'aspetto. Si è messa la tuta da ginnastica al contrario e le scarpe una diversa dall'altra. Ha i capelli che non le stanno in testa e l'occhio alla Cesara Buonamici. E' la tipica mamma stanca, quella che se le dessero 100 € per i suoi figli, li darebbe via con piacere. Fa tutto lei, si occupa dei figlio, del marito, della casa e lavora full time.2. C'è la mamma "va tutto bene, non c'è bisogno di scaldarsi: è tutta una festa". E' vestita all'ultima moda, pettinata e truccata da red carpet, sorride a tutti e si propone per organizzare nella sua dimora tutte le feste di compleanno dei pargoli, tanto lei non lavora e ha la colf, suo marito guadagna bene e i suoi figli sono tranquillissimi.3. C'è la mamma "ma cosa ci faccio qui? Prima avevo una vita". E' entusiasta di essere in piscina ad aiutare il proprio figlio come lo è un condannato a morte che si dirige al patibolo. Non presenta particolari caratteristiche fisiche, semplicemente ascolta e non dice una parola, ma alza il sopracciglio quando le altre mamme parlano dei loro mostriciattoli.4. C'è la mamma "apprensiva IO? Solo perché nella mia borsa c'è un kit da pronto soccorso non significa che io sia apprensiva". E' quella che urla a suo figlio in vasca di non tuffarsi, che se non si mette gli occhialini gli si possa bruciare la cornea e che se non si mette i tappi nelle narici perderà per sempre le sue facoltà olfattive. Non sposta mai lo sguardo dal figlio e annuisce di tanto in tanto, giusto per far vedere che si interessa, quando in realtà il suo unico impulso è di andare a prendere fuori il figlio dalla vasca e fargli un bell'aerosol.
Lo scorso venerdì si parlava di malattie. Ed è scattata la gara. Una mamma era orgogliosa della puntura di un animale non bene identificato presa da sua figlia nello studio del pediatra. Una delle mamme era orgogliosissima della sua secondogenita, perché era la seconda volta che si era presa la scarlattina. Una mamma un po' delusa ha confidato che il suo l'aveva avuta solo una volta, ma che il pediatra le aveva detto che può tornare fino a tre e ho sinceramente visto una luce illuminarsi nei suoi occhi. Ci sperava? Mi auguro di no, ma era visibilmente frustrata di non poter raccontare granché della malattia del figlio, perché le altre avevano più esperienza. Un'altra mamma cercava di contenere la sua eccitazione di fronte a un intervento al quale avrebbe dovuto sottoporsi la figlia per rimuovere una ciste mentre le altre mamme la guardavano con sguardo apprensivo e sconvolto. Quelle che però si divertono di più sono quelle con due o più figli. Sì, perché le malattie se le possono passare a vicenda. E' così è saltato fuori che una mamma ha visto passarsi l'influenza da un figlio all'altro non una, non due ma bensì tre volte. Le altre mamme ridevano e le tiravano pacche sulle spalle ammirate. Io sono rimasta un po' sconvolta, lo ammetto, e io di certo non sono facilmente impressionabile, ci tengo a dirlo.
LBetty

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