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La gatta di strada

Creato il 04 settembre 2013 da Laperonza

 

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Quando la sera rientro a casa a notte fatta, se sono fortunato incontro la Gatta. Non ha un nome, la bestiola, è la Gatta, la Micia, e basta. Vive per strada vicino a casa mia ormai da qualche tempo, qualche anno direi. È bella come solo una gatta può essere bella: bianca con qualche macchia grigia e gli occhi giallo/grigi che non sai mai. Cammina come una gatta, con passo felino, sembra che quasi non tocchi terra. Flette il suo corpo in sinusoidi animate come un serpente dal fascino ipnotico. Mi fermo ad accarezzarla ma non puoi accarezzarla: fa da sola. È lei che poggia la testa sul palmo della tua mano finchè ne vuole, poi muove verso i polpacci e si serve da sé. A volte gioca, combatte per finta, ti attacca e ti morde senza sfiorarti coi denti. Quando riparto per raggiungere l’uscio di casa mi segue, mi accompagna, quasi a voler prolungare quello strano amplesso. Quando apro qualche volta entra, fa un giro come a sincerarsi che la voglia di libertà non l’abbia lasciata. E infatti subito esce e torna per strada con la coda ben dritta, la schiena che ondeggia, si volta e ti lancia un ultimo sguardo di buonanotte. Alla prossima sera che tornerò tardi.


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