Titolo: La geografia delle piogge
Autore: Paolo Grugni
Anno di pubblicazione: 2012
Pagine: 176
Casa editrice: Laurana
Collana: Rimmel
Genere: Noir
Formato: Cartaceo ed e-book
Trama (dal sito dell’editore):
Mauro Casagrande era un giornalista d’inchiesta, ma a un certo punto s’è tirato indietro: ha capito che, per quanto si possa scavare, la verità resta sempre un miraggio. Di colpo però la cronaca nera viene a riprenderselo. Federica, la sua fidanzata avvocato, deve difendere Gloria Massari, una madre che ha provocato la morte del figlio appena nato, portatore di handicap. Ma la donna sceglie di non essere difesa, vuole solo poter rilasciare una dichiarazione spontanea con cui motivare la sua tragica decisione. E vuole che sia proprio Mauro a scriverla. Ma non è ancora tutto: lo zio Nino, fratello del padre di Mauro, titolare di un bar a Paderno Dugnano, è taglieggiato dalla ’ndrangheta e non ce la fa più.
Giudizio:
Mauro Casagrande è un ex giornalista cinico e disilluso. Ha lasciato il suo lavoro, in cui era molto bravo, e insieme a un amico ha messo su un’attività di compravendita online di libri usati. Due avvenimenti lo costringono, però, a tornare a contatto con la dura realtà. Una donna che ha ucciso il proprio figlio portatore di handicap rifiuta di difendersi in Tribunale ma vuole rilasciare una dichiarazione in cui spiegare le motivazioni del gesto e pretende che a redigerla sia lo stesso Mauro. Contemporaneamente il fratello di suo padre, proprietario di un bar, è vittima della ‘ndrangheta che gli fa pagare il pizzo. Pur titubante, Mauro decide di aiutare la donna e lo zio, perché l’indifferenza che domina la nostra società non gli va proprio a genio.
Il romanzo è scritto in prima persona dalla prospettiva di Casagrande e si caratterizza per una scelta linguistica alquanto singolare: le parti in cui è presente il discorso diretto sono riportate senza virgolette né punteggiatura. Scelta che all’inizio può spiazzare il lettore ma poi, una volta fattaci l’abitudine, si rivela azzeccata. L’azione si svolge quasi esclusivamente a Milano e nel suo circondario, una città cupa, multietnica e dalle mille contraddizioni. Quello di Mauro non è un personaggio simpatico, anzi; quando però capisce che c’è bisogno di lui si batte con tutte le proprie forze perché sa che bisogna prendere una posizione e scegliere da che parte stare. Il suo sogno sarebbe pubblicare un libro in cui raccogliere le dediche e le poesie trovate nei volumi che vende, ma è consapevole che tale progetto probabilmente non vedrà mai la luce. “La geografia delle piogge” è un romanzo che arriva al lettore come un vero e proprio pugno nello stomaco. Ciò si deve, soprattutto, al caso della mamma che uccide il figlio appena nato per evitargli quella che, secondo lei, sarebbe una vita-non vita. Concludo citando le parole del protagonista a proposito della situazione in cui versa l’Italia: parole che sembrano calzare a pennello per i tempi in cui viviamo.
“Tutti hanno avvelenato, corrotto e degradato questo paese e alla fine l’hanno ucciso. Il cadavere galleggia al centro del Mediterraneo con le coste rose dai topi che vi hanno scavato la tana. Abbiamo eletto la feccia a classe politica e ora questo è un paese dove delinquere è diventato legale, un paese alla fine dei suoi giorni, un paese diventato ogni giorno di più una fogna a cielo aperto, un paese spirato mentre sul ponte di comando suonava l’orchestrina dei quattro cialtroni e analfabeti che ci governano”.
Sull’autore:
Paolo Grugni è nato a Milano nel 1962. Ha pubblicato numerosi romanzi, tra i quali Let it be (Mondadori, 2004; Alacran, 2006; Jackson Libri, 2008; Giallo Mondadori, 2009), Mondoserpente (Alacran, 2006; Giallo Mondadori, 2010), Aiutami (Barbera, 2008), L’odore acido di quei giorni (Laurana 2011), La geografia delle piogge (Laurana 2012) e L’antiesorcista (Novecento Editore 2015). Il suo racconto 12/9 è apparso nella raccolta Anime nere reloaded (Mondadori, 2008).
Massimo Minimo